Focaccia Blues



Un documentario
Un western
Una favola
Un inno alla genuinità
Ecco un altro film italiani di cui si parla troppo poco, ma che potrebbe riservare delle belle sorprese. Un film curioso e originale, tratto da una storia vera, che è un po' una somma dei vari ingredienti citati sopra.

Focaccia Blues, sottotitolo "la vera storia della focaccia che mangiò l’hamburger", diretto da Nico Cirasola, trae spunto da una vicenda accaduta realmente qualche anno fa ad Altamura, un Comune della Puglia dove venne inaugurato, tra la curiosità della gente del luogo, un grande McDonald’s di 550 metri quadri. Dopo qualche mese, Luca Digesù avendo un locale proprio accanto al “gigante” americano decise di aprire una piccola panetteria in cui produceva la sua piccola specialità: la focaccia.

Lentamente, da quel momento, giorno dopo giorno, la concorrenza “leale” del panettiere altamurano mise sempre più in crisi il grande Fast Food, che da lì a pochi mesi fu costretto a chiudere.

Nel film la storia è raccontata direttamente attraverso l’esperienza dei simpatici abitanti del paese, da un giornalista francese (Eric Jozsef) e dall’avventura di Onofrio (Onofrio Pepe), giunto negli USA armato di decine di focacce con uno scopo preciso: far conoscere agli americani la bontà della focaccia.

Alla vicenda realmente accaduta si unisce poi la favola d’amore tra Dante (Dante Marmone), un fruttivendolo amante della qualità, e Rosa (Tiziana Schiavarelli), sua cliente abituale, affascinata dall’arrivo in città di uno strano personaggio, Manuel (Luca Cirasola) un anti-eroe western moderno, deciso a colonializzare tutto ciò che gli passa davanti.

Da citare anche le continue incursioni nella vicenda di due personaggi televisivi (impersonificati da Lino Banfi e Renzo Arbore) protagonisti di uno sketch di “telecucina”, in cui esasperano il concetto di identità litigando per i più disparati e futili motivi (“è più buono il fungo Cardoncello o il Lampascione?”); un nostalgico proiezionista cinematografico (Michele Placido) e un combattivo esercente di una piccola monosala d’essai (Nichi Vendola).

Il film uscirà il 17 Aprile.

Commenti

  1. Sono nata e vivo ad Altamura e ci terrei ad informarvi che la storia del piccolo fornaio altamurano che sconfigge McDonald's è completamente inventata. Bella, affascinante, intrigante ma completamente inventata.
    Quando il piccolo fornaio ha aperto la sua rivendita, era già stato deciso di chiudere il McDonald's di Altamura perchè ipertrofico. Abbastanza frequentato ma non a sufficienza. In città lo sapevano tutti e lo ha confermato subito dopo la chiusura il manager responsabile che ha ammesso l'errore di valutazione. Aspettavano solo che scadesse il contratto, due o tre mesi dopo. Occupava una superficie sconfinata, in centro, con un affitto elevatissimo. Figurarsi che ora nello stesso locale ci sono, comodamente, una banca ed un negozio di abbigliamento. A Bari, l'unico McDonald's della città occupa una superficie dieci volte inferiore.
    La trovata pubblicitaria per lanciare il piccolo fornaio, è frutto della mente vulcanica di un buontempone (che conosco molto bene) che ha fatto anche il giornalista per un importante quotidiano nazionale, che non esiste più. Spesso inventa notizie affascinanti, ma quasi sempre non ci crede nessuno. In questo caso la cosa gli è sfuggita di mano: prima ci è cascato (non so quanto in buona fede) un ex collega che l'ha pubblicata su di un famoso settimanale nazionale, poi ci è cascato un ignaro giornalista di Liberation e infine ci è (quasi completamente) cascato un giornalista del New York Times. La notizia ha fatto il giro del mondo ma, ripeto, era inventata. Sarebbe stato bello che fosse vera. Adesso fa comodo continuare a diffonderla anche perché ha un grande fascino: Davide che sconfigge Golia e cose simili. Diventare famosi fa piacere a tutti.
    Ho due figli adolescenti e vi posso garantire che loro e tutti i loro coetanei, la focaccia non sanno neppure cosa sia. Preferiscono ingozzarsi con equivoci panini e pizzette scongelate (prodotte chissà dove con chissà cosa) in rumorosi locali sempre pienissimi. Nel locale di McDonald's, almeno l'igiene era garantita, i lavoratori avevano un contratto, venivano pagati regolarmente e non erano sfruttati lavorando più del previsto. Nei locali che frequentano i nostri figli, tutto questo non è quasi mai vero. E lasciamo perdere anche la qualità di certi prodotti da forno venduti in alcune panetterie (compresa quella del piccolo fornaio).
    Andate a vedere il film, ma sappiate che NON si basa su di una storia vera.

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  2. Grazie per la precisazione, ma conoscendo l'ambiente del giornalismo non mi stupisco più di tanto di certe esagerazioni e notizie inventate. E' come descritto nel commento, la storia è affascinante, e alla fine è piacevole credere che Davide ha sconfitto Golia...

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