Brass: Il Festival di Venezia mi ha sdoganato

Un invito totalmente inaspettato quello che è giunto a Brass dopo anni lontananza dal Festival. La 66° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia omaggerà Brass con una retrospettiva dedicata alla sua carriera. Quale miglior occasione per il Maestro per presentare alla stampa internazionale il suo ultimo lavoro Hotel Coubert che vede protagonista Caterina Varzi. Brass coglie l’invito di Marco Muller con gradito piacere e commenta: “Sono cambiato io o Marco Muller e i suo esperti? Comunque sia sono contento. Mi dispiace solo che lo sdoganamento sia avvenuto un’ pò troppo tardi perché anche Tinta potesse rallegrarsene. Ma tant’è: dal 1967, anno di Nerosubianco, film cioè che mi ha “bandito” dal Festival, al 2009, anno della mia riammissione con Hotel Coubert, sono passati quarantadue anni, la metà di quanti ce ne vollero perché la Biennale di Venezia facesse ammenda nei confronti di Gustave Klimt. Sono perciò grato dell’omaggio che il Festival di Venezia mi rende, mettendo a confronto i miei lavori underground di quando cercavo e sperimentavo nuove forme di linguaggio ( I due corti Tempo libero e tempo lavorativo e Nerosubianco) con il recente Hotel Coubert, un cortometraggio che in futuro sarà parte integrante di un film a episodi e che riafferma la mia convinzione etica, estetica ed erotica di sempre”.

Un felice ritorno in laguna per l’intellettuale Brass che sarà accompagnato da Caterina Varzi psichiatra e avvocato di successo ma in questo caso attrice e musa ispiratrice del Maestro.

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