tag:blogger.com,1999:blog-46853946936304839272024-03-19T05:19:11.866+01:00MoJo Stories - Il Blog di Giovanni LemboStorie... e tutto quello che gli gira intorno (comunicazione, giornalismo, recensioni, scrittura creativa).Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.comBlogger289125tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-4183454817853750682021-08-14T22:22:00.003+02:002021-08-14T22:22:24.050+02:00Letture d'estate: qualche consiglio (e una riflessione sulle edicole d'agosto)<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifavFkJ6X0JcH8RSsWddOWNZ2acgKxZ7RrMk2y3Fu5-QFJCvWaArtTFwA-3ODAWbe3p2wm32Ve5gFID2QZQu_xQjb246e1uP6WNa-KbtX5nMR_JqkCa-BbFWh9dz6m-iJZ7zYdTVPx28Kp/s940/letture+d%2527estate.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="788" data-original-width="940" height="335" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifavFkJ6X0JcH8RSsWddOWNZ2acgKxZ7RrMk2y3Fu5-QFJCvWaArtTFwA-3ODAWbe3p2wm32Ve5gFID2QZQu_xQjb246e1uP6WNa-KbtX5nMR_JqkCa-BbFWh9dz6m-iJZ7zYdTVPx28Kp/w400-h335/letture+d%2527estate.jpg" width="400" /></a></div><i>Il piacere di andare in edicola, spulciare la sezione fumetti (o riviste, o libri), scegliere l'albo, controllare che non sia rovinato, stringerlo tra le mani, pagare e uscire, pregustando il momento della lettura...</i><p></p><p><i>Non so se chi leggerà queste righe si riconoscerà, io continuo a trovarlo uno dei piccoli piaceri della vita. </i></p><p><i>Così come ricordo il girovagare per edicole ad agosto, per comprare i fumetti appeni usciti prima che le edicole chiudano per le vacanze estive, e dover aspettare settembre per trovare l'albo desiderato.</i></p><p><i>Preambolo da boomer e post del tutto improvviso per consigliarvi un pugno di letture che troverete in edicola che mi hanno colpito e che vi consiglio caldamente, più dei volumi che erano a prendere la polvere sulla mia scrivania e che ho letto da poco (che potete tranquillamente trovare su Amazon).</i></p><p><i>Si inizia con qualcosa che fa molto ridere:</i></p><p><b></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkM3pTkZU4elgrocNNI7ofAgqpxPegUk7aMIIgzGUBb9iCAjkqbMNfCgAAiDPFlVX6GWhyzvIRpkQD9O09bYlUNLQBTvrvGJgGPWs5q9rmNfeAfiKlWxvnekPLCnFKKNkMBTQ_lBTp4Qbh/s867/Rango.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="867" data-original-width="600" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkM3pTkZU4elgrocNNI7ofAgqpxPegUk7aMIIgzGUBb9iCAjkqbMNfCgAAiDPFlVX6GWhyzvIRpkQD9O09bYlUNLQBTvrvGJgGPWs5q9rmNfeAfiKlWxvnekPLCnFKKNkMBTQ_lBTp4Qbh/s320/Rango.jpg" width="221" /></a></b></div><b>Rango</b><p></p><p><i>di Leo Ortolani</i></p><p><i>Panini Comics</i></p><p><i>€ 5,00</i></p><p>Leo Ortolani è una garanzia. Sto collezionando il suo <b>Matana </b>ma lo leggerà solo una volta che uscirà l'ultimo numero. Nell'attesa, Panini lancia in edicola lo Speciale estivo 2021 di Rat-Man: <b>Rango</b>, che raccoglie le storie pubblicate originariamente su Rat-Man Collection 56/58.</p><p><b>Rango </b>ovviamente è una parodia di Rambo (ma dentro c'è anche Commando, Apocalypse Now, Predator)... alla maniera di Ortolani.</p><p>Sono 64 paginette in tutto, che vi assicuro vi strapperanno risate di cuore. In attesa di leggere Matana (di cui parleremo prossimamente), questo ripescaggio giovanile riveduto e corretto di Ortolani si attesta sui soliti alti livelli di divertimento. Il Ratto dove lo metti sta, e ci sta alla grande, poi alla voce "parodie" dà sempre il suo meglio. E poi ridere fa sempre bene...</p><p><b></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjofE9QBsoFjuJNLVBG1Ck00ZZpx41SgNrdCbqqXiYjOb_cQktlCVZuM3KZOrqvVUu_qQ7hVzW2szxr-h5xJNOYkobcOW_4eyyWM5w49AhCNFTsCBqr3zlwhTv2TSNUm6-4EBq3UwLd7URK/s486/dampyr+color1.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="486" data-original-width="370" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjofE9QBsoFjuJNLVBG1Ck00ZZpx41SgNrdCbqqXiYjOb_cQktlCVZuM3KZOrqvVUu_qQ7hVzW2szxr-h5xJNOYkobcOW_4eyyWM5w49AhCNFTsCBqr3zlwhTv2TSNUm6-4EBq3UwLd7URK/s320/dampyr+color1.JPG" width="244" /></a></b></div><b>Dampyr Color 1 - La biblioteca dell'orrore</b><p></p><p><i>Autori vari</i></p><p><i>Sergio Bonelli Editore</i></p><p><i>€ 7,90</i></p><p>Non sono un lettore di Dampyr. Mi è capitato di leggere alcuni numeri, in maniera del tutto casuale, l'ho apprezzato ma non tanto da convincermi a recuperare la serie o farmi diventare un assiduo lettore mensile. Allora perchè ho preso questo speciale? Per la bella copertina, per il fatto che fossero storie legate a scrittori dell'orrore che amo, per i disegni e il colore che creano atmosfere misteriose e cupe che mi hanno subito attirato.</p><p>A fine lettura devo dire di essere rimasto più che sorpreso, per i motivi elencati sopra e per molto altro, tanto da consigliarvelo assolutamente e metterlo sul gradino più alto delle letture fumettose dell'ultimo periodo.</p><p>Le storie hanno come protagonisti celebri scrittori horror calati in contesti a loro, e ai loro lettori, cari e riconoscibili, non si lesina su sangue e visioni terrificanti e nell'ultima storia un paio di splash page mi hanno elettrizzato. </p><p>Vediamo muoversi tra le pagine Ambrose Bierce, H.P. Lovecraft, Edgar Allan Poe, Edward Benson, William Hope Hodgson, (con in più un omaggio a Buzzati e al suo Deserto dei Tartari), tra scenari di guerra, il fascino dei mari misteriosi, castelli gotici, una Milano in cui si aggirano esseri mostruosi, e una biblioteca che non so che darei per visitare. </p><p>Non so se recupererò Dampyr, ma di sicuro non mi lascerò sfuggire i prossimi speciali.</p><p><b></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDwfd52OK3QIhAOWN8usSvXLHJ2e7iGdNbkHTzWmGRsL8zag63itM-36pMJKP0sZKDaRTiBkemQ_-aALYINMJdxnEHuxcpixAsaZruC-dN91jj5HpVTeiO5H9nyiOuGm9c42EKM_wsGw_h/s2048/something+is+killing+the+children.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1332" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDwfd52OK3QIhAOWN8usSvXLHJ2e7iGdNbkHTzWmGRsL8zag63itM-36pMJKP0sZKDaRTiBkemQ_-aALYINMJdxnEHuxcpixAsaZruC-dN91jj5HpVTeiO5H9nyiOuGm9c42EKM_wsGw_h/s320/something+is+killing+the+children.jpg" width="208" /></a></b></div><b>Something is killing the children</b><p></p><p><i>di James Tynion IV e Werther Dell’Edera</i></p><p><i>Vol. 1 e 2</i></p><p><i>Edizioni BD</i></p><p><i>€ 15,00</i></p><p>Di questo fumetto opzionato da <b>Netflix </b>per farlo diventare una serie se ne è parlato un po' dappertutto e sempre in termini entusiastici: capolavoro, innovativo, spiazzante, rivoluzionario (giuro ho letto anche questo). </p><p>Le aspettative erano piuttosto alte, e devo dire di non essere rimasto deluso. Tra <b>Stranger Things</b> e <b>Buffy </b>si dipana la storia di una particolare cacciatrice di mostri. </p><p>I disegni di <b>Werther Dell’Edera</b><i> </i>sono nervosi, sporchi, aiutati dalla colorazione acida di <b>Miquel Muerto</b> riescono ad immergere il lettore in una atmosfera di pericolo imminente. Lo splatter è presente in dosi massicce, così come alcuni tocchi ironici che alleggeriscono la tensione. Narrativamente la scansione è molto simile alle serie tv moderne, con una storia verticale che procede veloce, misteri che si accumulano, dialoghi secchi, accenni al passato dei protagonisti e tanta azione.</p><p>Comprerò il terzo volume uscito da poco? Decisamente si, ma, ecco, per quanto mi sia piaciuto - e mi è piaciuto - lo definirei ottimo intrattenimento (e non è poco) e non abuserei di termini come "capolavoro". </p><p>Già realizzare un'opera che non fa rimpiangere i soldi spesi è tanto, realizzare un'opera che ti invogli a continuare nella lettura e che, chiuso il volume, ti dia quella sensazione di appagamento è sicuramente un colpo vincente e fa felice il lettore. Ti pare poco?</p><p><b></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBwrbW7hIaYZjvPRpBczxfqQkhhAOD3zKJFbh6f8XQ_aufX15FaKhKjDPwUYswcVSHAbq30Rbxssync7CgjkR6QhOd7giAE-mcNPZCHNBH9ucDh64lS4Dvmn7VsQ_YKaFmVth6yvxiJiFU/s1312/Rosco-Sonny-1-cover.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1312" data-original-width="1000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBwrbW7hIaYZjvPRpBczxfqQkhhAOD3zKJFbh6f8XQ_aufX15FaKhKjDPwUYswcVSHAbq30Rbxssync7CgjkR6QhOd7giAE-mcNPZCHNBH9ucDh64lS4Dvmn7VsQ_YKaFmVth6yvxiJiFU/s320/Rosco-Sonny-1-cover.jpg" width="244" /></a></b></div><b>Rosco & Sonny</b><p></p><p><i>Claudio Nizzi e Giancarlo Alessandrini</i></p><p><i>Editoriale Cosmo - I Grandi Maestri</i></p><p><i>€ 5,90</i></p><p>C'era una volta un bambino che ogni settimana aspettava che suo padre rientrasse da lavoro con la nuova copia del <b>Giornalino</b>. Il ragazzino adorava i fumetti che la rivista delle Edizioni San Paolo presentava. Quel ragazzino sfogliava avidamente il giornale tutte le sante settimane e sarebbe diventato un appassionato di fumetti. Quel ragazzino ero io, e quando ho saputo dell'uscita in edicola della ristampa cronologica delle storie poliziesche di <b>Rosco & Sonny</b> non poteva certo lasciarmele sfuggire.</p><p>Intanto c'è da dire che la pubblicazione è quasi in ordine cronologico. In questo primo volume per problemi di foliazione è inserita la prima storia disegnata da <b>Rodolfo Torti</b>. Chiusa parentesi filologica.</p><p>In tutto sono presentate, nella colorazione originale, nove storie (su un totale di circa 280 storie). Com'è rileggere <b>Rosco & Sonny</b> dopo anni? Certamente interessante; a parte il tuffo nei ricordi, le storie, brevissime, per quanto ingenue, per quanto ispirate a "Starsky e Hutch", si fanno leggere con piacere. Sono ironiche e divertenti, ricche di battute e azione, senza essere ovviamente troppo crude o violente. </p><p>Non so se li consiglierei ad un ragazzino di oggi, ma ad un appassionato che voglia scoprire un pezzo di storia di nuvole parlanti, e a chi è cresciuto con <b>Il Giornalino</b>, direi che si tratta di una lettura obbligata.</p><p><b></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9_5Pu7jgfgjlmAUlSmZQ0tzWuqKyRYIxRx4_-gK_1-7ISee99TbZZUBBAInzyBEMfPwzODvq0JOZJIRoc_iFLyrr4HygMYJI5uop3WtJqDfgb9CzqNE4DUlfIJLOmpxeoLv4ETvYngSfU/s715/i+bastardi+di+pizzofalcone+buio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="715" data-original-width="536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9_5Pu7jgfgjlmAUlSmZQ0tzWuqKyRYIxRx4_-gK_1-7ISee99TbZZUBBAInzyBEMfPwzODvq0JOZJIRoc_iFLyrr4HygMYJI5uop3WtJqDfgb9CzqNE4DUlfIJLOmpxeoLv4ETvYngSfU/s320/i+bastardi+di+pizzofalcone+buio.jpg" width="240" /></a></b></div><b>I bastardi di Pizzofalcone - Buio</b><p></p><p><i>di Falco, Terracciano e Fiengo</i></p><p><i>Sergio Bonelli Editore</i></p><p><i>€ 8,90</i></p><p>Con <b>I bastardi di Pizzofalcone</b> e il <b>Commissario Ricciardi</b> la <b>Bonelli </b>ha stretto un sodalizio con lo scrittore Maurizio De Giovanni che ha portato alla realizzazione di albi di alto livello artistico. </p><p>La confezione e la grafica è moderna e accattivante, le storie tratte dei libri di De Giovanni sono appassionanti, i disegni sempre di altissimo livello. </p><p><b>Buio </b>è uscito in edicola questo agosto, e segue il volume per le librerie e fumetterie. </p><p>E' la seconda avventura in formato fumetto per i Bastardi (senza contare le storie brevi contenute nel magazine del Commissario Ricciardi). A differenza del Commissario Ricciardi qui si è scelto di rappresentare i personaggi come animali antropomorfi. L'effetto può apparire all'inizio straniante, anche pensando alle vicende drammatiche che caratterizzano le vicende, ma a fine albo la scelta artistica apparirà sensata, logica e condivisibile. Anche grazie ai disegni eccellenti di <b>Fabiana Fiengo</b> e la colorazione di <b>Chiara Imparato</b>.</p><p>Anche in questo caso, consigliatissimo.</p><p>In appendice un'intervista alla disegnatrice <b>Fabiana Fiengo</b> con bozzetti e studi sui personaggi.</p><p><b></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrHCOvA9L6rKnyLlEb-kWkgHmfdbOVEa-8VAAixsiarJEoSEpKuYGu-A7lDukOQJOS2p1K8Pq3Io7AQ1zJ0JdBodGwOPDXVn7OEvxXPjdaHoL8NRD-agvgPGEdfjbejJJtRm1rZSm-cnSi/s265/paperdante.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="265" data-original-width="190" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrHCOvA9L6rKnyLlEb-kWkgHmfdbOVEa-8VAAixsiarJEoSEpKuYGu-A7lDukOQJOS2p1K8Pq3Io7AQ1zJ0JdBodGwOPDXVn7OEvxXPjdaHoL8NRD-agvgPGEdfjbejJJtRm1rZSm-cnSi/s0/paperdante.jpg" width="190" /></a></b></div><b>PaperDante</b><p></p><p><i>Disney Libri</i></p><p><i>192 pagine</i></p><p><i>€ 12,00</i></p><p>Magnifica edizione di pregio (copertina rigida, fregi dorati, stampa ottima, colori brillanti) della Disney per omaggiare <b>Dante Alighieri</b>. </p><p>Il libro contiene una storia illustrata ispirata a Dante Alighieri e realizzata dallo sceneggiatore <b>Augusto Macchetto</b>, la disegnatrice <b>Giada Perissinotto</b> e il colorista <b>Andrea Cagol</b>, insieme alle parodie storiche della <b>Divina Commedia</b>: <b>L’Inferno di Topolino</b> di <b>Guido Martina </b>e <b>Angelo Bioletto </b>e <b>L’Inferno di Paperino</b> di <b>Giulio Chierchini</b>.</p><p>Il racconto iniziale è delizioso, impreziosito da illustrazioni tenerissime; le storie sono dei classici senza tempo lette e rilette in varie ristampe.</p><p>Per 12 euro - meno su Amazon - vi portate a casa un albo curatissimo ed elegante che contiene due classici e un racconto inedito.</p><p><i>Torno a parlare brevemente delle edicola di agosto per decantare la bellezza delle edicola del mare. Avete presente quelle edicole che conservano di tutto, albi vecchissimi e spesso fuori circolazione venduti per pochi spicci dentro cestoni di vimini? Io ricordo l'edicola vicino casa dei miei nonni paterni. Ogni volta che andavamo a trovare i nonni era la prima tappa obbligata. Riviste, fumetti, manga, libri, vecchi di mesi se non anni, a volte ingialliti dal sole, con pagine a volte rigide o rovinate. Come dicevo sopra, uno dei piccoli piaceri della vita...</i></p>Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-72468975068219974742021-05-28T21:13:00.005+02:002021-05-28T21:13:30.742+02:00The dark side of Peppa Pig<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVV4bKAj1oepcMSkliXkY0n5A1iuYRZfvIuLZX8nMRAllQ855JgWYes5c3pm7HhLXgEilngSXWJJG2CrPC2Ep6dF9aSkTsH6IQmpC8BD8M_PWGj_L4ziEK1o_qI0XNTiQgGal1uHtch951/s2048/peppa+pig.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="2048" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVV4bKAj1oepcMSkliXkY0n5A1iuYRZfvIuLZX8nMRAllQ855JgWYes5c3pm7HhLXgEilngSXWJJG2CrPC2Ep6dF9aSkTsH6IQmpC8BD8M_PWGj_L4ziEK1o_qI0XNTiQgGal1uHtch951/w320-h320/peppa+pig.jpg" width="320" /></a></div><b>Peppa Pig</b>, chi non la conosce? Se avete un bambino piccolo ci siete sicuramente passati o, forse - e in quel caso beati voi - ne siete appena usciti. <b>Peppa Pig</b> è la compagna perfetta di ogni bambino, allegra, curiosa, dispettosa, monella, a tratti insopportabile. Amata dai bambini. mal sopportata dai genitori.<p></p><p>Ma davvero è tutto così zuccheroso nel mondo di Peppa Pig?</p><p>Ve ne parlo in una delle puntate de <b>L'edicola del boomer</b>. Stavo vedendo le classifiche del <b>podcast </b>e, non ci avrei mai creduto, questa puntata su Peppa Pig è una delle più scaricate e ascoltate. Indice forse che i genitori vogliono saperne di più oltre che subire passivamente le avventure di una maialina e della sua famiglia. Buon ascolto!</p>
<iframe frameborder="0" height="200px" src="https://widget.spreaker.com/player?episode_id=44786516&theme=light&playlist=false&playlist-continuous=false&autoplay=false&live-autoplay=false&chapters-image=true&episode_image_position=right&hide-logo=false&hide-likes=false&hide-comments=false&hide-sharing=false&hide-download=true" width="100%"></iframe>Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-75324238358934089802021-05-14T17:54:00.006+02:002021-05-14T17:55:25.190+02:00I cartoni animati e i "traumi della nostra infanzia"<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAQWUuynnO4pA5ThYJ9MtWYr9Ph3jwBdq7S_IAL0lfynQJmjDk2wnv9QGPkTpFqt-U8TP-rY0PGXwoVgQb4-u0uBNTInjcXKTLHTYMIcrIWsS-2xxuevtOgMlOWHFpflpaJavL_NGD_hur/s2048/traumi-della-nostra-infanzia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="2048" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAQWUuynnO4pA5ThYJ9MtWYr9Ph3jwBdq7S_IAL0lfynQJmjDk2wnv9QGPkTpFqt-U8TP-rY0PGXwoVgQb4-u0uBNTInjcXKTLHTYMIcrIWsS-2xxuevtOgMlOWHFpflpaJavL_NGD_hur/s320/traumi-della-nostra-infanzia.jpg" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Abbiamo appena caricato la <a href="https://www.spreaker.com/user/preferito-network/cartoni-animati-e-traumi-della-nostra-infanzia" target="_blank">nuova puntata de <b>L'edicola del boomer</b></a> e non potevo lasciarvi senza i <b>contenuti speciali </b>della precedente puntata, quella dedicata ai cartoni animati e ai traumi che molti di essi hanno causato a noi bambini dell'epoca.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Un argomento, questo, che è piaciuto molto, e di questo vi ringrazio; sono arrivati molti commenti, il più dei quali del tono "ti sei dimenticato di questo", o "hai dimenticato di citare quest'altro!".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Vero, verissimo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Mentre preparavo il podcast rispolverando i video di YouTube ho sbloccato decine di ricordi. Io mi sono concentrato sui traumi che hanno segnato me (a a sentirvi anche alcuni di voi!), ma ho lasciato fuori cartoni animati che - vi anticipo - tratterò nella <b>seconda parte </b>de "i traumi della nostra infanzia".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Voglio però darvi qualche anticipazione ed elencarvi una piccola parte dei cartoni animati che mi avete citato. Sappiate che alcuni dei vostri traumi sono anche i miei, di traumi, solo che li avevo rimossi!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><i>A margine: ma che generazione di sconvolti siamo? A guardare i cartoni animati che invece di rilassarci ci lasciavano stramazzati davanti al televisore (a tubo catodico, mi piace ricordare) con gli occhi gonfi di lacrime e il cuore pesante.</i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ecco, nel solito ordine rigorosamente casuale, i cartoni animati che mi avete citato:</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Georgie</b>: anime del 1982 di Yumiko Igarashi ambientato nel XIX secolo tra l'Australia e l'Inghilterra. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Rimangono in memoria</b>: il triangolo tra fratelli; le drammatiche origini di Georgie; la mamma che la trattava come una pezza da piedi; il finale tragico; i tagli subiti dal cartone animato qui in Italia; scene sadiche e con uso/abuso di droghe.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Bem il mostro umano</b>: uno dei primi anime horror mai realizzati, creata nel 1968 da Saburo Sakai e Nobuhide Morikawa.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Rimangono in memoria</b>: la sigla memorabile cantata da Nico Fidenco; la mano che esce dalla tomba e sembra chiamarti; le scene di trasformazione; le atmosfere sempre cupe e terrorizzanti. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Lovely Sara</b>: anime prodotto in Giappone nel 1985, tratta dal romanzo La piccola principessa di Frances Hodgson Burnett.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Rimangono in memoria</b>: la sfiga immane di questa bambina che parte come una piccola principessa e si ritrova a fare la sguattera; i suoi occhi perennemente tristi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>C'era una volta... Pollon</b>: Prodotto da Fuji Television, composto da 46 episodi, rivisita a modo suo la mitologia. E' la storia della piccola Pollon, unica figlia del dio Apollo, che vive con suo padre e tutte le altre divinità sul monte Olimpo. Il suo sogno è quello di diventare un giorno, una Dea.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Rimangono in memoria</b>: "Sembra talco ma non è"... basta?</div><br /><p></p>
<iframe src="https://widget.spreaker.com/player?episode_id=44660257&theme=light&playlist=false&playlist-continuous=false&autoplay=false&live-autoplay=false&chapters-image=true&episode_image_position=right&hide-logo=false&hide-likes=false&hide-comments=false&hide-sharing=false&hide-download=true" width="100%" height="200px" frameborder="0"></iframe>Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-88114811335604315552021-05-04T21:46:00.005+02:002021-05-04T21:49:46.165+02:00L'edicola del boomer: Stephen King e i giovani lettori. Consigli di lettura per le nuove generazioni<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhslInvAA8pxhW54Jm2tsleCxRdetmw1ui1Yw1qpNepHiidwqJRY8mtp6SKjv2H5N0EVlDRZ0TyNXG0LRM5HjnL2D1kxIRIham36UnAD0eVyIu773swzlWJCjbsKN0s30evtjYtDQrnG37q/s1024/stephen-king-hardcasecrime.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="655" data-original-width="1024" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhslInvAA8pxhW54Jm2tsleCxRdetmw1ui1Yw1qpNepHiidwqJRY8mtp6SKjv2H5N0EVlDRZ0TyNXG0LRM5HjnL2D1kxIRIham36UnAD0eVyIu773swzlWJCjbsKN0s30evtjYtDQrnG37q/s320/stephen-king-hardcasecrime.jpg" width="320" /></a></div><p>La nuova puntata del podcast <b>L'edicola del boomer </b>è dedicata a <b>Stephen King</b>, nome che non necessita certo di presentazioni. Nome conosciuto, amato (a volte anche odiato) che sta conoscendo una nuova giovinezza vista la quantità di film e serie tv che saccheggiano le sue opere che stanno uscendo in questo periodo.</p><p>Tra film interessanti (<b>IT</b> e <b>Doctor Sleep</b>), belle serie (<b>22.11.63</b>) e serie francamente imbarazzanti (l'ultima <b>The Stand</b>) il nome di King sembra non essere passato mai di moda.</p><p>Ma cinema e tv sono una cosa, i libri un'altra. Media diversi, che presuppongono un approccio ed un impegno diverso.</p><p>Così dopo l'uscita del podcast, parlandone sui social, è uscito fuori il dubbio: "<b>King è uno scrittore da boomer</b>?".</p><p>In un certo senso forse si, se pensiamo che molti classe '70/'80 ci sono cresciuti, con King, che però ha continuato a sfornare libri su libri, ad invadere con le sue storie librerie, edicole e qualsiasi buco di negozio con uno scaffale dedicato ai libri. E allora perchè sembra che le nuove generazioni sanno tutto di Pennywise ma non hanno mai letto neanche una riga di IT?</p><p>Forse è difficile orientarsi in una produzione praticamente sterminata, forse nel passaggio tra <b>Piccoli</b> <b>Brividi </b>ed <b>Harry Potter </b>molti si perdono un passaggio fondamentale.</p><p>Così ecco questa mini classifica per i ragazzi con i libri di Stephen King che possono leggere, prima di passare ai pesi massimi.</p><p>Sono (belle) storie, anche anomale per King, ma che racchiudono tutto l'incanto del suo narrare:</p><p><b>Gli occhi del drago</b> è un romanzo fantasy pubblicato nel 1984. King lo scrisse per i suoi figli; il libro è un fantasy puro, privo degli elementi orrorifici ma è colmo di magia e avventure. Ricevette un'accoglienza negativa da critica e lettori ma non gli credete, è una bella avventura classica, il bene da una parte il male dall'altro. Certe cose non passano mai di moda.</p><p><b>Sperling&Kupfer</b> ha deciso di dedicare a zio King una collana speciale, una serie di romanzi in edizione tascabile <b>Pickwick </b>dedicati ai più giovani. Questi sono i libri usciti:</p><p><b>The body</b> (tratto da <b>Stagioni diverse</b>)</p><p><b>The mist</b> (tratto da <b>Scheletri</b>)</p><p><b>The sun dog</b> (tratto da <b>Quattro dopo mezzanotte</b>)</p><p><b>The langoliers</b> (tratto da <b>Quattro dopo mezzanotte</b>)</p><p><b>Low man in yellow coats</b> (tratto da <b>Cuori in Atlantide</b>)</p><p>(<i>Non chiedetemi perchè hanno lasciato i titoli dei racconti in inglese perchè sono i misteri incomprensibili della nostra editoria, visto che, giuro, nelle raccolte sono tradotti in italiano</i>)</p><p>E' un po' una furbata, diciamolo subito, racconti originariamente pubblicati in raccolte dell'autore vengono venduti separatamente. Comunque rappresentano un attimo <b>antipasto per ragazzi </b>alla poetica kinghiana.</p><p>Io a questi racconti aggiungerei anche <b>Joyland</b>, un racconto di formazione con fantasma, e magari anche gli altri due libri che fanno parte della <b>Hard Case Crime Trilogy</b> (<b>Colorado Kid</b> e <b>Later</b>). Ne parliamo nel podcast in fondo a questo articolo, se vi va di buttarci un orecchio...</p><p>E' un inizio, poi è obbligatorio passare a <b>IT </b>o <b>The Stand </b>(anche se la mole di questi libri potrebbe scoraggiarvi non abbandonate la lettura, saprà ricompensarvi!) o al cupo <b>Pet Sematary</b>, l'elettrizzante <b>Christine. La macchina infernale</b>, il teso <b>Misery</b>... c'è da dire che se entrerete nel tunnel, non ne uscirete facilmente, e se volete altri consigli, tornate pure da queste parti.</p><p><br /></p><p></p>
<iframe src="https://widget.spreaker.com/player?episode_id=44536411&theme=light&playlist=false&playlist-continuous=false&autoplay=false&live-autoplay=false&chapters-image=true&episode_image_position=right&hide-logo=false&hide-likes=false&hide-comments=false&hide-sharing=false&hide-download=true" width="100%" height="200px" frameborder="0"></iframe>Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-38770364199309783252021-04-28T16:37:00.003+02:002021-04-28T16:37:27.925+02:00L'edicola del boomer: parliamo di Cobra Kai & Karate Kid<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC3xLf1m1X4Rle-MJCsPlOq6Tjv5POypG0SGPE5miU-o-qBpdSmqa_1_Mw4_UpgKDWKj4wyawN8VdDzyxMDBHNS-xOPYWobDC6aufvCt926CITbZ6nopB7Yp8_ZHkmf-Ml90ZR3qcsz7uA/s500/cobra-kai.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="500" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC3xLf1m1X4Rle-MJCsPlOq6Tjv5POypG0SGPE5miU-o-qBpdSmqa_1_Mw4_UpgKDWKj4wyawN8VdDzyxMDBHNS-xOPYWobDC6aufvCt926CITbZ6nopB7Yp8_ZHkmf-Ml90ZR3qcsz7uA/s320/cobra-kai.png" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Per la prima puntata ufficiale de <b>L'edicola del boomer</b> ho scelto di parlare di <b>Cobra Kai</b>, la serie tv originariamente prodotta e rilasciata da YouTube Red che ha poi raggiunto un grande successo quando le tre stagioni fino ad ora prodotte sono state mandate su <b>Netflix</b>.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Cobra Kai</b> è una serie con dei difetti evidenti, ma che suscita immediata simpatia; impossibile non tifare per questo povero <b>boomer </b>di nome Johnny Lawrence, uno così malmesso, allergico alla tecnologia, nostalgico del passato, con problemi evidenti di socializzazione che ti fa venir voglia di fartelo come amico. perchè non è che siamo poi tanto diversi, eh?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il personaggio di Johnny Lawrence è solo uno dei motivi per guardare la serie. Serie che ha merito evidente: farci capire - se ce ne fosse bisogno - che non esiste mai solo una versione della storia. E che <b>non si esce vivi dagli anni '80</b>, ma questo lo sapevamo già.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Buon ascolto!</div><p></p>
<iframe frameborder="0" height="200px" src="https://widget.spreaker.com/player?episode_id=44450510&theme=light&playlist=false&playlist-continuous=false&autoplay=false&live-autoplay=false&chapters-image=true&episode_image_position=right&hide-logo=false&hide-likes=false&hide-comments=false&hide-sharing=false&hide-download=true" width="100%"></iframe>Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-88210162901549495662021-04-22T19:00:00.001+02:002021-04-22T19:00:51.156+02:00Nasce "L'edicola del boomer", un nuovo podcast per parlare delle cose che piacciono a noi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdweSEaVa9w-zCBV5KkYPF2fxZYVhbq3zZwj7sPkzl5N4Moag4OieFl1Wnt4rEByHZiQpMctlbg9-DmLz8EoUn9kKhowh5YuMe7RBD1yxzuzhc3sIGtslo2spxoEbLBk0-_ENVIN0n9EE_/s1080/l%2527edicola+del+boomer.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdweSEaVa9w-zCBV5KkYPF2fxZYVhbq3zZwj7sPkzl5N4Moag4OieFl1Wnt4rEByHZiQpMctlbg9-DmLz8EoUn9kKhowh5YuMe7RBD1yxzuzhc3sIGtslo2spxoEbLBk0-_ENVIN0n9EE_/s320/l%2527edicola+del+boomer.jpg" /></a></div><p>Quando ho iniziato a pensare che tipo di podcast mi sarebbe piaciuto fare, era un sabato mattina, e come (quasi) tutti i sabati mattina, ero di ritorno dopo aver visitato un'edicola. Un riflesso ormai condizionato, visitare un'edicola, per vedere se erano usciti le riviste o i fumetti che seguo, per tenere d'occhio le novità, per essere magari sorpreso da qualche nuova uscita il cui annuncio avevo perso.</p><p>Un po' amareggiato da fatto che in tanti anni di frequentazione di edicole, le ho viste fiorire, diventare qualcosa di più che una semplice rivendita di giornali, le ho viste trasformarsi fino alla crisi profonda di questi ultimi anni che le ha viste decimarsi.</p><p>Ho pensato a cosa ha significato per me, e per molti di quelli della mia età, il "luogo edicola". Luogo dove abbiamo sviluppato le nostre passioni, dove le abbiamo alimentate, dove siamo cresciuti, tra il reparto fumetti e quello riviste videogiochi e tv/cinema, con un occhio sempre puntato con vergogna e curiosità verso il nascosto angolo dei porno...</p><p>Così pensavo alle mie passioni, a come erano nate e cresciute, e ho trovato la quadra proprio uscendo dall'edicola. Nell'edicola compravamo fumetti, Il Giornalino o Topolino, poi i Bonelli, Dylan Dog in primis, e poi tanti manga - cavolo noi c'eravamo quando sono arrivati i manga in Italia, e parlo di Akira della Glenat, e poi delle riviste Zero e Mangazine, dei Kappa Boys e delle riviste pirata che importavano manga senza licenza, inventando di sana pianta i dialoghi...</p><p>Noi c'eravamo quando uscivano le riviste con le musicassette dei videogiochi per Commodore 64, Spectrum, Vic20;</p><p>noi c'eravamo quando le edicole vennero invase dalle VHS, dalal collana del grande cinema italiano e americano de L'Unità;</p><p>noi c'eravamo quando le edicola vennero invase da libri, e quelli più comprati e letti erano quelli di Stampa Alternativa o quelli a 1000lire.</p><p>Non esagero ma cavolo, noi ci siamo fatti una cultura andando in edicola!</p><p>Così è nato il podcast, con l'intenzione di unire le mie - le nostre - passioni, spesso veicolate attraverso quel luogo di cui forse oggi si è persa l'identità, ad un mezzo ricco di potenzialità come il podcast.</p><p>L'ho già detto, mi diverto un mondo a pensare gli argomenti, a scriverlo e a realizzarlo. Con tutti i limiti e la goffaggine che questo episodio zero ha.</p><p>Spero vi divertirete ad ascoltarlo, e se vi va di suggerire un argomento, potete scrivermi a info@sitopreferito.it, o sui social (trovate i link per seguirmi da qualche parte in questo blog).</p>
<iframe frameborder="0" height="200px" src="https://widget.spreaker.com/player?episode_id=44306815&theme=light&playlist=false&playlist-continuous=false&autoplay=false&live-autoplay=false&chapters-image=true&episode_image_position=right&hide-logo=false&hide-likes=false&hide-comments=false&hide-sharing=false&hide-download=true" width="100%"></iframe>Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-5025448538757534342020-11-27T11:18:00.001+01:002020-11-27T11:18:29.494+01:0027 Novembre 2001: l'esplosione di via Ventotene. Cronaca dall'inferno di Montesacro<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3ZLmZFitNtR0vBKhtJ9FlVmB1J0SqLpLwcFyFx_2RlcRhntQTDy9ACoPlnkvVi37W4p3hjVuFE_3yBWWAqcAGspqWlqiJhbtVnlI7_VD3DxhWKKBoGPExwcEPBXXCwFdROS3SKWQKfs3e/s1600/palazzo1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="429" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3ZLmZFitNtR0vBKhtJ9FlVmB1J0SqLpLwcFyFx_2RlcRhntQTDy9ACoPlnkvVi37W4p3hjVuFE_3yBWWAqcAGspqWlqiJhbtVnlI7_VD3DxhWKKBoGPExwcEPBXXCwFdROS3SKWQKfs3e/w640-h429/palazzo1.jpg" width="640" /></a></div>Quando <b>Fausto</b>, il responsabile della <b>Protezione civile</b> di <b>Fonte Nuova</b>, mi chiese se volevo andare con loro, non me lo feci ripetere due volte. <div><br /></div><div>Il giorno prima una palazzina era esplosa per una fuga di gas a <b>via Ventotene</b>, a <b>Montesacro</b>. Fausto, con gli uomini della locale Protezione civile, faceva avanti e indietro per prestare soccorso e aiuto, scavare nelle macerie e spegnere gli ultimi focolai.</div><div><br />
Quello che trovai una volta arrivato mi lasciò spaesato per qualche minuto.
Il paesaggio era alieno, sembrava una zona di guerra. Macerie ovunque, persone che si affaccendavano senza sosta, urla. Molti residenti scampati all'esplosione con negli occhi una paura immensa e una rabbia che non sapevano bene dove scaricare.</div><div><br />
La tragedia ormai era sotto gli occhi di tutti. Non restava altro che raccontare l'umanità e la solidarietà delle persone, dei volontari. Quello ho cercato di fare.</div><div><br />
Le foto che corredano questo post le ho scattate con una vecchia compatta a rullino. Non ho voluto ritoccarle per la pubblicazione in questo blog. Così sono - sgranate, scure, quasi aliene, provenienti da un altra epoca - così ho voluto pubblicarle.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXhOy_4Rkg6kFVa0uCXB9pcQMk0xKaC2iGbPYG546Btcna7TlC5YvOoDmRCWRA0vFK2cyF5Be3v4-7N3utnRHaVXGXqKBaQHlTAN-BhJeAqKGUlQKY6pAOXOACgLKH_3nRiwRY_7LM2LYO/s1600/palazzo2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXhOy_4Rkg6kFVa0uCXB9pcQMk0xKaC2iGbPYG546Btcna7TlC5YvOoDmRCWRA0vFK2cyF5Be3v4-7N3utnRHaVXGXqKBaQHlTAN-BhJeAqKGUlQKY6pAOXOACgLKH_3nRiwRY_7LM2LYO/w430-h640/palazzo2.jpg" width="430" /></a></div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVipwe1qWw2CdDVgfjVHGFU2Q0d2SmF9T5OJo5NBxH0Qf7A5zYaPduTpyzYferBeWEXKhiUemyfoWmsU9y55FC8lqLiQCq_6-hvBTHattrvuvOtSKvI3NKCLOYRCsfxi82jmxOnAzjPAgA/s1600/palazzo3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="445" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVipwe1qWw2CdDVgfjVHGFU2Q0d2SmF9T5OJo5NBxH0Qf7A5zYaPduTpyzYferBeWEXKhiUemyfoWmsU9y55FC8lqLiQCq_6-hvBTHattrvuvOtSKvI3NKCLOYRCsfxi82jmxOnAzjPAgA/w640-h445/palazzo3.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaTKy4qs5k8FrAvgtJF3BRo0NETKovF8_mjk0a1WOnXTsDdpM_nPQybvXIZdHvFygaqSqF0STIZ5VzzKctWJOw_awOCY8oZ0lCTxUrvdRVdpd9uzWD1_5gkMDIBgN9IpUvyLM-UTsGZ-uC/s1600/articolo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="498" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaTKy4qs5k8FrAvgtJF3BRo0NETKovF8_mjk0a1WOnXTsDdpM_nPQybvXIZdHvFygaqSqF0STIZ5VzzKctWJOw_awOCY8oZ0lCTxUrvdRVdpd9uzWD1_5gkMDIBgN9IpUvyLM-UTsGZ-uC/w640-h498/articolo.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVipwe1qWw2CdDVgfjVHGFU2Q0d2SmF9T5OJo5NBxH0Qf7A5zYaPduTpyzYferBeWEXKhiUemyfoWmsU9y55FC8lqLiQCq_6-hvBTHattrvuvOtSKvI3NKCLOYRCsfxi82jmxOnAzjPAgA/s1600/palazzo3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a></div></div>Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-78674272419609041362020-10-01T22:29:00.001+02:002020-10-01T22:33:52.384+02:00Esche per polli (e i polli siete voi)<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDa1LHjP9po_lXAU4tzVTHr1pB_nAWy9kiP7vTt9TSN3xPeUaePHQiqmZ3wah-DbEvwUJ2hAjppWZby_XigI4ARRRRS2XB4cltjHrm1TeKrVYg6FwedjUbzdGK1Gn3vHw_HUp0ng_P2Nfc/s800/Esche+per+polli.gif" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="800" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDa1LHjP9po_lXAU4tzVTHr1pB_nAWy9kiP7vTt9TSN3xPeUaePHQiqmZ3wah-DbEvwUJ2hAjppWZby_XigI4ARRRRS2XB4cltjHrm1TeKrVYg6FwedjUbzdGK1Gn3vHw_HUp0ng_P2Nfc/w400-h400/Esche+per+polli.gif" width="400" /></a></div><br /><i>Ariel la Sirenetta pubblica una nuova foto su Ig, quello che notano i fan ti lascerà a bocca aperta!</i><p></p><p><i>Hercules mostra gli addominali su Fb, ma quel dettaglio non gli viene perdonato!</i></p><p><i>Pisellino cavalca Olivia: i follower sono senza parole!</i></p><p><i>Cenerentola si risveglia, ma i suoi primi commenti non sono per il bacio del principe!</i></p><p><i>Nuova scoperta degli scienziati: la mela non era avvelenata, ecco perchè!</i></p><p>Vi è mai capitato di vedere <b>titoli simili </b>sui <b>giornali online</b>? Ne appaiono a decine tutto il santo giorno, navigando, scrollando la home di <b>Facebook</b>, qualcuno anche su <b>Ig</b>. Mentre prima erano appannaggio esclusivamente di quei giornali online di dubbia fama, adesso sono titoli che possiamo vedere tranquillamente sulle <b>home</b> dei <b>quotidiani nazionali </b>dal passato glorioso.</p><p>L'ultimissimo fenomeno l'abbiamo letto in questi giorni e riguarda il triste fatto di cronaca del ragazzino undicenne di Napoli suicida per "colpa" di un macabro gioco sul web. Il ragazzino sarebbe una vittima del misterioso ed inquietante "<b>Jonathan Galindo</b>".</p><p>E i giornali ci hanno ricamato sopra alla grande. Troppo ghiotta, troppo invitante questa notizia per non sguazzarci dentro come un sorcio in un mare di formaggio. Un responsabile bisogna trovarlo per forza, e quel Pippo inquietante è perfetto per il ruolo... </p><p>Nonostante non sia stato confermato nulla, nè tanto meno che la colpa sia di questo "<b>Galindo</b>".</p><p>Ovviamente per i giornali è molto più facile vendere la storiella presa direttamente da un <b>creepypasta </b>che rispettare il dolore dei genitori e aspettare ulteriori prove.</p><p>I motivi di tutto questo sono più tristemente prosaici, e torniamo alle centinaia di titoli come quelli in cui ho ironizzato qualche riga sopra. E alla fine si riduce tutto alla corsa a farvi cliccare su questi titoli ad effetto, farvi aprire la pagina, inondarvi lo schermo di invasive pubblicità.</p><p>Si chiama "<b>clickbait</b>", che vuol dire "<b>esca da click</b>" o, italianizzando "<b>acchiappaclick</b>". Indica un contenuto web la cui principale funzione è di attirare il maggior numero possibile di fessacchiotti navigatori. Lo scopo? Ovviamente <b>generare rendite pubblicitarie online</b>.</p><p>Eggià, perchè ogni volta che si apre una di queste pubblicità, produce delle visualizzazioni, che, raggiunto una soglia che varia da piattaforma a piattaforma, genera introiti. Se poi vi venisse voglia oppure per sbaglio cliccaste su una di queste pubblicità, la vostra azione genererebbe al portale altri introiti. Pochi centesimi, ma sommatele alle migliaia di persone che visitano quotidianamente un portale giornalistico noto, e capirete da soli perchè è una delle strategie più usate in campo editoriale.</p><p>E' illegale? No.</p><p>E' deontologicamente scorretto? Ni, nel senso che attirare visitatori con <b>titoli farlocchi</b> non è che sia proprio una benedizione di <b>Mister Deontologia Professioanale</b>, ma se fatto ad arte può essere un valore aggiunto al portale e allo stesso articolo.</p><p>E' una novità del mondo internet che di questi tempi è proprio brutto signora mia? No. Ricordo che quando iniziai a lavorare per un settimanale cartaceo, la modifica dei titoli era pratica comune. Magari il titolo non rispecchiava neanche lontanamente quello che andavo a raccontare, ma tant'è.</p><p>E' un po' lo stesso trucco che usano alcuni giornali, soprattutto locali, che pubblicano pagine e pagine di foto di un evento o fiera o chissà cosa solo perchè, cavolo, tu lettore, non te lo compri il giornale dove c'è la tua foto sgranata e con faccia paonazza, magari anche in bianco e nero? La compro e la faccio comprare ai parenti, ovviamente. La conservo per i posteri, cavolo. E il giornale vende.</p><p>Ma torniamo al web. E ai poveri giornali e giornalisti del web, che in qualche modo devono pure campare. Possibile che l'unico modo che i giornali hanno di tirare su qualche spicciolo è utilizzare questi mezzucci?</p><p>E qui entriamo in un campo minato.</p><p>E allora vi porto il nostro esempio, e facciamoci un po' di cavoli del <b>Preferito Network</b>: il Preferito Network ha tre portali - <a href="https://www.sitopreferito.it/" target="_blank">Sitopreferito</a>, <a href="https://www.romastorie.it/" target="_blank">RomaStorie </a>e <a href="https://www.laragazzapreferita.it/" target="_blank">La Ragazza Preferita</a> - dentro ci sono i Google Adsense e alcuni inserzionisti esterni che hanno dei benefici a stare nelle nostre home - visibilità innanzi tutto.</p><p>Gli accessi non mancano. <b>Sitopreferito </b>è la testa d'ariete, un portale che ha venti anni, con dentro migliaia di articoli ben indicizzati da Google; la <b>Ragazza Preferita</b> ha dalla sua il fascino senza tempo delle ragazze che ospitiamo, senza contare le partnership con <b>Miss Pin Up</b> e <b>Miss Cuba Europa</b>, <b>RomaStorie </b>è un portale su cui stiamo continuando a lavorare per dare un'identità ben precisa - iniziata quando abbiamo deciso di lasciar perdere i comunicati stampa che pubblicavano gli altri portali e puntare su storie inedite. Il successo della rubrica "<b><a href="https://www.romastorie.it/storie-legende-e-fantasmi-di-roma/" target="_blank">Storie, leggende e fantasmi di Roma</a></b>" a cura di <b>Marco Sindici </b>per esempio ci sta dando parecchie soddisfazioni.</p><p>Riusciamo a starci dentro con le spese, pagare i collaboratori, mantenere i server, acquistare attrezzature, etc etc? A malapena riusciamo a pagare i server con quello che guadagniamo con Google.</p><p>E in questi tempi lasciamo proprio perdere...</p><p>Perchè allora andiamo avanti?</p><p>(Mi faccio le domande e mi scrivo le risposte, si).</p><p>Perchè essenzialmente siamo dei <b>pazzi furiosi</b>, perchè la visibilità dei portali ci ha portato e ci porta altri lavori, perchè ci piace raccontare storie, perchè ci piace il mondo del web, la sua continua evoluzione, in suo essere così pieno di possibilità, instabile ed eccitante.</p><p>E infatti tra un po' faremo il <b>solito carpiato </b>che facciamo ogni tot periodo e rivoluzioneremo un po' i portali, per portare un po' di freschezza, per trovare quell'originalità che dovrebbe essere la priorità per chi decide di raccontare storie.</p><p>Ci fa schifo guadagnare di più dal nostro lavoro? No. Abbiamo provato altre piattaforme di pubblicità online ma quando io ero il primo ad aprire una pagina e non sapere dove iniziasse l'articolo e dove finisse la pubblicità abbiamo deciso di chiudere con le partnership più invasive. </p><p>Non ci è mai venuto in mente di utilizzare titoli furbi per acchiappare utenti. E non perchè siamo più bravi. Ma perchè io sono il primo che testate che usano questi mezzi le elimino dal mio orizzonte web.</p><p>Perchè nella mia schizofrenica carriera di <b>scribacchino </b>la prima cosa che ho imparato è che il lettore va <b>rispettato </b>e <b>informato </b>(e a volte non in questo ordine).</p><p>Ecco, forse il punto è tutto qui. Questi potali non vi rispettano, per loro siete solo polli che abboccano.</p><p>E voi avete il potere di eliminarli per sempre dal vostro browser.</p>Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-71954488530516064322020-06-03T21:20:00.005+02:002020-06-10T21:06:13.113+02:00I dieci libri che mi hanno fatto amare la lettura<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfcSgamga4mr5Quh8ZOQeSTMS_Dw3K97e7l5QaTVH-2BuHrJ-KLUhmv3-p6PzFzuNEFwuYUFb5Z6rU1O83KeVteMGfBp49kOZHGOx7b1C8bv8fXb1ZnCw-wcSLZXwFy5cU0Jx4YbgSgfvn/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="800" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfcSgamga4mr5Quh8ZOQeSTMS_Dw3K97e7l5QaTVH-2BuHrJ-KLUhmv3-p6PzFzuNEFwuYUFb5Z6rU1O83KeVteMGfBp49kOZHGOx7b1C8bv8fXb1ZnCw-wcSLZXwFy5cU0Jx4YbgSgfvn/w400-h400/i+dieci+libri.gif" width="400" /></a></div><div><br /></div><div><h1 style="font-family: sans-serif; text-align: left;">I libri che amo che mi hanno fatto appassionare alla lettura.</h1></div><div>Sta girando un <b>giochino </b>su <b>Facebook </b>in cui elencare, giorno per giorno, i <b>dieci libri </b>che si <b>amano</b>, che ti hanno fatto <b>appassionare </b>alla lettura. Lo scopo è più che nobile, il problema è che io non avrò mai la costanza di pubblicare una foto al giorno. Per cui ho pubblicate sul mio profilo Facebook tutte e dieci le copertine.</div><div><br /></div><div>Ma visto che secondo me oltre che far <b>vedere </b>le copertine, i libri che si amano si portano dietro un bel carico di <b>emozioni </b>e <b>ricordi</b>, qui sul blog <b>racconto</b> quei libri e cosa hanno significato per me.</div><div><br /></div><div>Se a qualcuno venisse voglia di leggerli, o magari di dare una chance ad un libro che magari era semplicemente capitato nel momento sbagliato, questo post avrà fatto egregiamente il suo dovere. E poi è sempre bello "contagiare" qualcuno con la propria passione.</div><div><br /></div><div><b>Premessa</b>: devo dire di essere stato fortunato, casa mia è sempre stata piena di libri, i miei genitori non mi hanno mai precluso un qualche tipo di lettura (anche se ricordo mio padre un po' perplesso quando mi beccò a leggere "L' Anticristo. Maledizione del cristianesimo" di <b>Nietzsche</b>) e poi ho avuto insegnanti alle scuole elementari e medie che mi hanno sempre spinto a leggere di tutto (la maestra delle Medie mi faceva scegliere qualsiasi libro dall'armadio dei libri della scuola - si, avevamo un armadio pieno di libri - e io spesso pescavo libri di fantascienza di Urania e simili che hanno contribuito non poco ad alimentare la mia passione per il fantastico).</div><div><br /></div><div>Per cui, non potendo elencare tutti quei libri letti da giovanissimo per via della mia memoria da pesce rosso (ricordo però che c'erano un sacco di <b>Asimov</b>, <b>Clarke</b>, <b>Matheson</b>, <b>Poe </b>e anche qualche <b>Lovecraft</b>) ho messo in questa lista i libri che ho letto più volte e che hanno contribuito a <b>formare</b> il mio <b>immaginario</b>.</div><div><br /></div><div>Allora si comincia con:</div><div><br /></div><div><b><font size="4">I cinque sbarazzini</font></b></div><div>di Enid Blyton</div><div><br /></div><div><i>Per conoscere l'avventura.</i></div><div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix1iakugvqQp7JYY6XNqbLKpAqNRU4zndG4IJ3bnpL9JVTQox8vX4KMkqAFLTgPGqZbkALF9wYhzXCGT0ToUnFhn7CTs_Rv6-Eu-Vxr3JEoLa32RJgzifBKCH9aBqmc-nYyYPSMuLoR1SW/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1275" data-original-width="1270" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix1iakugvqQp7JYY6XNqbLKpAqNRU4zndG4IJ3bnpL9JVTQox8vX4KMkqAFLTgPGqZbkALF9wYhzXCGT0ToUnFhn7CTs_Rv6-Eu-Vxr3JEoLa32RJgzifBKCH9aBqmc-nYyYPSMuLoR1SW/s320/i-cinque-sbarazzini.jpg" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>Conosciuto anche come "<b>La banda dei cinque</b>". </div><div><b>Enyd Blyton</b> non è mai troppo celebrata. Sotto il titolo dei <b>Cinque sbarazzini</b> in realtà si cela un cofanetto edito da <b>Edizioni Paoline</b> con dentro cinque libri della stessa collana. Sono avventure per ragazzi, leggere e poco impegnative, condite da un po' di mistery e tanta sete di avventura. Me lo comprò mio padre mentre mio fratello e mia sorella litigavano non ricordo più perché. Una volta comprato lo tenevo nella bustina come il più prezioso dei tesori, camminavamo lungo la Nomentana per andare a riprendere la macchina e lo stringevo pregustando le avventure che avrei vissuto insieme ai cinque. Si avvicinava l'estate. Ero un bambino. Ero felice.</div><div><br /></div><div><font size="4"><b>IT</b>/<b>Stagioni diverse</b></font></div><div><b>di Stephen King</b></div><div><br /></div><div><i>Per l'orrore di crescere</i></div><div><i><br /></i></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivuf-0db0zb_lct6-Lg28J5xAm3OJcEnTemLVOBx5677TGTHXld24hew6YLejAMvr4e5wNMLtFV2jcUwWvuQsloce0T3fEuWe6nnnrGDeFN_Yudc-C60BCzguHfnvKuUvJ0w26oVMR_n6g/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="709" data-original-width="445" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivuf-0db0zb_lct6-Lg28J5xAm3OJcEnTemLVOBx5677TGTHXld24hew6YLejAMvr4e5wNMLtFV2jcUwWvuQsloce0T3fEuWe6nnnrGDeFN_Yudc-C60BCzguHfnvKuUvJ0w26oVMR_n6g/w251-h400/stephen-king-it.jpg" width="251" /></a></div></div><div><br /></div><div>Li metto insieme perchè per me rappresentano l'apice dello zio King. Se <b>IT </b>è monumentale e farcito di orrore vero (ricordo le letture di notte, a sobbalzare ad ogni minimo rumore), e racconta una selvaggia perdita di innocenza, <b>The Body</b> è l'orrore del crescere, del perdere gli amici, del custodire i ricordi che consolano e fanno male.</div><div>Anche questi me li regalò mio padre; ero in piena fase King, letto uno andavamo in libreria e ne compravamo un altro. E' senza dubbio il libro della mia vita.</div><div><br /></div><div><b><font size="4">Sulla strada</font></b></div><div>di Jack Kerouac</div><div><br /></div><div><i>Per la libertà</i></div><div><i><br /></i></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFzxLAtJS3ukuBI7IdPvugq3Torkt3tGPzgs0SxMwmKnTbp1Dr2OAHXSprT_tZMMRvcXz9B7BxTKSv9dsSfmYyMPidcWMKpD1GITg9Skp7thjoFayPTebKfE5B_pfE0w6Z-IYaIU0kfbtl/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="480" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFzxLAtJS3ukuBI7IdPvugq3Torkt3tGPzgs0SxMwmKnTbp1Dr2OAHXSprT_tZMMRvcXz9B7BxTKSv9dsSfmYyMPidcWMKpD1GITg9Skp7thjoFayPTebKfE5B_pfE0w6Z-IYaIU0kfbtl/w240-h320/sulla+strada.jpg" width="240" /></a></div></div><div><br /></div><div>Non ha una vera e propria storia <b>On the road</b> - che essenzialmente è la descrizione dei viaggi per l'America fatti in automobile o in autostop - ma ha dei personaggi memorabili, delle descrizioni vivide ed una scrittura limpida e ricca. E poi ha questa linea di dialogo</div><div><br /></div><div><i>- Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati</i></div><div><i>- Dove andiamo?</i></div><div><i> -Non lo so, ma dobbiamo andare.</i></div><div><br /></div><div>in cui è impossibile un adolescente in piena fase ribelle non si identifichi, facendo sua una cultura diversa in cui è un piacere specchiarsi condividendo lo stesso sentimento..</div><div><br /></div><div><b><font size="4">Odissea</font></b></div><div>di Omero (o chi per lui)</div><div><br /></div><div><i>Per la sete di conoscenza</i></div><div><i><br /></i></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoSh0pQKgp4tpjKeTrQOyxI_jQpF6UQdHh4lDX6NyJUirFR53S5nJI1mhw0HmsGRLB4ARSD-fMThQHlgA1oLglj6MdrAnSh84KeeSaEaWYcnTNmv3Rde6YVyORawKZ1iuPFNeoffGXksmd/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1711" data-original-width="1053" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoSh0pQKgp4tpjKeTrQOyxI_jQpF6UQdHh4lDX6NyJUirFR53S5nJI1mhw0HmsGRLB4ARSD-fMThQHlgA1oLglj6MdrAnSh84KeeSaEaWYcnTNmv3Rde6YVyORawKZ1iuPFNeoffGXksmd/w246-h400/omero.jpg" width="246" /></a></div></div><div><br /></div><div>L'<b>Odissea</b> mi piacque talmente tanto che la finii di leggere per conto mio visto che a scuola, per motivi di tempo e di programma, non riuscimmo mai a finirla, arrivando a poco più della metà del libro. Ragionandoci adesso scopro delle singolari assonanze tra <b>Neal Cassady</b>, il protagonista di <b>Sulla Strada</b> e <b>Ulisse</b>. Entrambi con il fuoco dentro, entrambi poco inclini ad una esistenza pacifica, entrambi con una voglia di viaggiare che non era altro che desiderio di vivere a pieno l'esistenza. Ma se Neal viaggiava per il gusto di viaggiare, per fuggire e per un indefinito mal d'animo, Ulisse era assetato di conoscenza, era un curioso che voleva sapere cosa ci fosse ad di là dell'orizzonte visibile. E poi ancora più in là. Come non amarlo?</div><div><br /></div><div><b><font size="4">Ciclo Sherlock Holmes</font></b></div><div>di Sir Arthur Conan Doyle</div><div><br /></div><div><i>Per la logica</i></div><div><i><br /></i></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh19T28KDLK-fRno-QNlZYIaq5VmMVfSEIR_VfaUI6no4xzASRph3IsF7yTIbVgDDYmbH5ezM2D-bDCeu76MLVwOU_mWzNb-rDnhGIM2DKiK-eg1S3oW5VlwB1J7y8yBul5ZGKGNSkConlM/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="281" data-original-width="179" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh19T28KDLK-fRno-QNlZYIaq5VmMVfSEIR_VfaUI6no4xzASRph3IsF7yTIbVgDDYmbH5ezM2D-bDCeu76MLVwOU_mWzNb-rDnhGIM2DKiK-eg1S3oW5VlwB1J7y8yBul5ZGKGNSkConlM/w255-h400/sherlock.jpg" width="255" /></a></div><i><br /></i></div><div><br /></div><div>I racconti di <b>Sherlock Holmes</b> hanno un potere su di me: riescono a tranquillizzarmi. (Ri)leggere le storie più note e quelle meno note è come coprirsi con un plaid in una sera invernale e immergersi nella lettura coccolati dalla musica. Sarà la scrittura brillante, sarà per le storie che sono meccanismi narrativi precisi come orologi in cui il caos del mondo sembra piegarsi ad una struttura ordinata e logica dando senso a quello che senso non ha.</div><div><br /></div><div><b><font size="4">Cabal</font></b></div><div><font size="4">di Clive Barker</font></div><div><font size="4"><br /></font></div><div><font size="4"><i>Per ricordare la strada per Midian</i></font></div><div><font size="4"><i><br /></i></font></div><div><font size="4"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRgdWgTwiSNNLbhyojc3yqL_QX6QDL0nkFXRknnjXX4IxpfnHvdsDdbcwbqyjQ8sUDZBkT8VXO4u9pbzjWrIvhOlJJOdkzEyjYLbDvIW4T_JTl_nk8B04JNY-lJ6hVhhRIodH_It7q3P38/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="944" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRgdWgTwiSNNLbhyojc3yqL_QX6QDL0nkFXRknnjXX4IxpfnHvdsDdbcwbqyjQ8sUDZBkT8VXO4u9pbzjWrIvhOlJJOdkzEyjYLbDvIW4T_JTl_nk8B04JNY-lJ6hVhhRIodH_It7q3P38/w246-h400/cabal.jpg" width="246" /></a></div></font></div><div><br /></div><div>Fu il mio primo incontro con quello che all'epoca venne pubblicizzato come l'erede di Stephen King. Confesso che all'inizio faticai un po' ad entrare nel libro, la scrittura era così diversa da quella di zio King. Barker è un ottimo narratore, dalla scrittura selvaggia e in questo libro seducente e terrificante, dalla violenza descritta in modo molto grafico pone domande che, confesso, continuo a farmi ancora oggi: chi è il mostro? Chi è il normale? </div><div><br /></div><div><b><font size="4">Il deserti dei tartari</font></b></div><div><br /></div><div><i>Per l'ineluttabilità del tempo</i></div><div><i><br /></i></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvx5_YDhk6aXvhHYA1uAKSHxBqhgun3m63rJ0LeZJ3Zt7h0Ya_ZTI30GOWMMzaXmUd9hsfa9Lj0_zZyzZN9FzlIidQ5mifE134IgBy_cqEzpvXPrDY-5q1sSUtF1DPxj-_qxbmMI6FOIff/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="474" data-original-width="303" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvx5_YDhk6aXvhHYA1uAKSHxBqhgun3m63rJ0LeZJ3Zt7h0Ya_ZTI30GOWMMzaXmUd9hsfa9Lj0_zZyzZN9FzlIidQ5mifE134IgBy_cqEzpvXPrDY-5q1sSUtF1DPxj-_qxbmMI6FOIff/w256-h400/il-deserto-dei-tartari.jpg" width="256" /></a></div></div><div><br /></div><div>Pensandoci ora non so dire perchè questo libro mi piacque così tanto. Me lo assegnarono a scuola, per qualche oscuro compito, e lo divorai in poco tempo. Forse la vita del sondato <b>Drogo</b>, così monotona, così scandita, in attesa di qualcosa che doveva arrivare solo alla fine della vita, doveva suscitare un qualche fascino al mio io ragazzino. Ricordo ancora la lettura delle ultime pagine con una partecipazione emotiva che si avvicinava molto alla sofferenza. Magnifico.</div><div><br /></div><div><br /></div><div><b><font size="4">L.A. Confidantial</font></b></div><div><br /></div><div><i>Per gli abissi di oscurità dell'animo umano</i></div><div><i><br /></i></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEUiwCfby-Dx9Ou4h4291yjxYjCGXQ69J0x6Et3123qo8V5ULAuJzjaqwIGetCI9nlPEkf-XFdvXL9IHy7XN_oz2G2Sc9Sz-Q55DWYZRZtvG7NWk0CQR9H95OXz9pYo5R9N9QxVnXA_ipG/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="343" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEUiwCfby-Dx9Ou4h4291yjxYjCGXQ69J0x6Et3123qo8V5ULAuJzjaqwIGetCI9nlPEkf-XFdvXL9IHy7XN_oz2G2Sc9Sz-Q55DWYZRZtvG7NWk0CQR9H95OXz9pYo5R9N9QxVnXA_ipG/s320/LA+Confidential.jpg" /></a></div><i><br /></i></div><div><br /></div><div>Uno dei miei libri preferiti in assoluto in ambito crime/noir. <b><a href="https://www.giovannilembo.com/2009/04/i-miei-luoghi-oscuri.html">Ellroy </a></b>non si risparmia e imbastisce una trama complessissima, ricca di situazioni e personaggi indimenticabili. Un "mattone" che ho letto in pochi giorni durante una febbre che mi ha tenuto lontano dalla scuola. Ne leggevo alcune pagine, lo posavo sul comodino perchè la febbre alta mi stremava, ma poi lo riprendevo subito perché dovevo sapere come andava a finire. Per me la scrittura di Ellroy ha l'effetto di una calamita: secco, essenziale, spesso usa stilemi più da giornalista (di razza) di cronaca nera che da scrittore di fiction. E infatti le sue trame migliori sono quelle che uniscono l'invenzione letteraria con la cronaca nera americana. Imperdibile.</div><div><br /></div><div><b><font size="4">La storia infinita</font></b></div><div><br /></div><div><i>Per Fantàsia</i></div><div><i><br /></i></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_ShRMQKICk9aKXSN05YATTToIsf1NOZeySN8PqXoQQjBlw4UH750WkOw3xutgo7Uu1hJkbn1CapOlY8WbrDrO0lSIVK2J7AF61vKaAJRXAXMhUibWjRN6c-jVBENfexm_Z_pZMCj840OX/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2560" data-original-width="1705" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_ShRMQKICk9aKXSN05YATTToIsf1NOZeySN8PqXoQQjBlw4UH750WkOw3xutgo7Uu1hJkbn1CapOlY8WbrDrO0lSIVK2J7AF61vKaAJRXAXMhUibWjRN6c-jVBENfexm_Z_pZMCj840OX/w266-h400/la+storia+infinita.jpg" width="266" /></a></div><i><br /></i></div><div>Ovviamente parlo dell'edizione con copertina rigida e interno a due colori. Lo presi in prestito dalla biblioteca di Mentana, iniziai a leggerlo e non riuscivo a smettere. Per un bambino suggestionabile questo libro è l'armadio di Narnia, ti porta in un mondo fantastico, pericoloso ed eccitante. Arrivi a metà libro e non sei più tu, ma sei Bastian, sei l'eroe che deve salvare il regno. Se lo leggi nell'età giusto, e sei <i>quel tipo</i> di bambino, credetemi che vi segnerà e <b>indicherà la strada</b>.</div>Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-31607005048317868022020-05-11T20:55:00.002+02:002020-05-11T21:37:44.820+02:00"Facciamo che...": la parola magica dei bambini<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2BL2nuRZ1-meKYvheGF4j07aT47adnxuF5gqfsuxm4WuK6fPo9-2k_TsjC4kdC3cDKFijTXYGpUnAbCgE2JBLzjipHa7SukPDQv_edPg6_zM-gb4h9ahLE9m7gY6QwMxbqqm0NC9Osbme/" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="800" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2BL2nuRZ1-meKYvheGF4j07aT47adnxuF5gqfsuxm4WuK6fPo9-2k_TsjC4kdC3cDKFijTXYGpUnAbCgE2JBLzjipHa7SukPDQv_edPg6_zM-gb4h9ahLE9m7gY6QwMxbqqm0NC9Osbme/w640-h640/Facciamo+che....gif" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">"<b>Facciamo che</b>", è la <b>parola magica </b>che usano i <b>bambini </b>quando vogliono mettersi nei panni degli altri, quando vogliono diventare qualsiasi cosa, persona, animale fantastico o anche oggetto la loro mente desideri.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Lo vedo quando gioco con le mie bambine.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Facciamo che noi siamo le <b>principesse </b>e tu sei un<b> drago</b>?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Facciamo che noi siamo le <b>vigilesse </b>e tu sei quello che fermiamo? (storia vera)</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Facciamo che noi siamo <b>Occhi di Gatto</b> e tu sei il cattivo?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Facciamo che noi siamo le cuoche e tu sei <b>Alessandro Borghese</b>? (vabbè, <i>metocca</i>).</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">"Facciamo che": due semplici parole che hanno dentro di loro qualcosa di magico. Eppure non ci vorrebbero più "facciamo che" in questo mondo?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">"Facciamo che" ci giochiamo noi adulti?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">E allora, facciamo che siamo persone perbene? Facciamo che a volte ricordiamo che possiamo far del male con una semplice parola? </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Facciamo che ci mettiamo nei panni di chi abbiamo vicino, o di chi è lontano, di chi conosciamo o di chi non conosciamo, e cerchiamo di capire la guerra quotidiana che combatte anche se sembra sorridere?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Facciamo che cerchiamo di capire?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Facciamo che guardiamo il mondo con occhi nuovi?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Facciamo che piangiamo quando ne abbiamo voglia e ridiamo senza motivo?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Facciamo che ci commuoviamo per l'abbraccio di una figlia a sua madre senza dover per forza cercare un nemico, un bersaglio, una cattiva intenzione?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Facciamo che torniamo ad assaporare le parole come buono, amore, bello o brutto, amicizia e solidarietà per l'importanza che hanno?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Facciamo che un <b>abbraccio </b>scaccia tutto, la sbucciatura al ginocchio e la delusione d'amore, il brutto voto e la giornata storta?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Facciamo che torniamo bambini, e giochiamo, e facciamo amicizia il tempo di un calcio in porta, e ci fidiamo di tutti perchè... <b>perchè no</b>?</div></div>Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-55175765989745356002020-05-11T19:29:00.001+02:002020-05-11T19:29:12.307+02:00PAPÀTRACK - CRONACHE DI UN PAPÀ IN QUARANTENA #4<div style="text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1241" data-original-width="1240" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXf0VVrG0fvWxcqsaCz3LUSKgLN1WE8nasmc1IXBr4TM2LW3upLEQWIEnxfPI_xn7phBsbrGT9W9z3TD0Oxiw61a1PfovdiBqV9LCYeKXli0QEASLKmSQBLHBxvKOwerH1lUwa80Jy-Q8g/w640-h640/Banner+quadrato.jpg" width="640" /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhj6DFAoLJ2y2BZzES7T4ONVQyynijORt2p7Wf9nwWMp4YzKgFWxevFvry7ZJTk2ZxxJhwWk5CQzWekNw9XMD9-Rm13zgSTMpwpJ1BtR5CDsDVZt5KBrYmNdQ945itorRb6v6y4BkHIZXOi/" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1248" data-original-width="1248" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhj6DFAoLJ2y2BZzES7T4ONVQyynijORt2p7Wf9nwWMp4YzKgFWxevFvry7ZJTk2ZxxJhwWk5CQzWekNw9XMD9-Rm13zgSTMpwpJ1BtR5CDsDVZt5KBrYmNdQ945itorRb6v6y4BkHIZXOi/w640-h640/01+In+genere+mi+sveglio.ai.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEAKRDkD2teug6GcsQvYu_CvvUERHcyVgBQ7cfri1Z4eWcggfJpBf6L1OFCiW0uxdwhb07jjWdpw3IMHBn3cLZ2B4CJyEMTIyy4RFOs6WpIt60ONguvyFR5eqsy9GvwGw2ZqPr53zvCStc/" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1248" data-original-width="1248" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEAKRDkD2teug6GcsQvYu_CvvUERHcyVgBQ7cfri1Z4eWcggfJpBf6L1OFCiW0uxdwhb07jjWdpw3IMHBn3cLZ2B4CJyEMTIyy4RFOs6WpIt60ONguvyFR5eqsy9GvwGw2ZqPr53zvCStc/w640-h640/02+Screek.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgd1qTFvLja-la2yYKXZXKjiMTaIATcYMoo2LouqlvBuLadmdoeTOzGnHvmrtgX2jAbmLwQImkF-ll7pnsK_IKWIcQ2_5VQxRRWvBN1dDd-655ghzPj9jxf3k7PeEi01EMNeF0rfp31q5AD/" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1248" data-original-width="1248" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgd1qTFvLja-la2yYKXZXKjiMTaIATcYMoo2LouqlvBuLadmdoeTOzGnHvmrtgX2jAbmLwQImkF-ll7pnsK_IKWIcQ2_5VQxRRWvBN1dDd-655ghzPj9jxf3k7PeEi01EMNeF0rfp31q5AD/w640-h640/04+ecco+le+zombi.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9GsbrkMqDCHiggZwMRPzSQLd5nqdbSX3yVQ4m0OnNf09hhyQ6Z_9SDkX4lmOzRT7EV1o-Wwd0jbP5SSYe0gLO3nUKY8xTwXhMXjGG_tjCAwYb4A-3zYbJPANw2cVxskukkmuQ6mUKKZEU/" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1249" data-original-width="1249" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9GsbrkMqDCHiggZwMRPzSQLd5nqdbSX3yVQ4m0OnNf09hhyQ6Z_9SDkX4lmOzRT7EV1o-Wwd0jbP5SSYe0gLO3nUKY8xTwXhMXjGG_tjCAwYb4A-3zYbJPANw2cVxskukkmuQ6mUKKZEU/w640-h640/05+urlo+di+spavento.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjistViEDaFHEG40Gg7pRQbS_IPGyDFURisD4xZlYbpXx7zz7-JUAsZM-tOVPif3BMKDUEbpB10_Tf3vBO1mpzjykNEiEYCEFMPzyXyZexyYtFP9jOU1uGyJDb7ChjRCPGOIChximH0gKm1/" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1248" data-original-width="1248" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjistViEDaFHEG40Gg7pRQbS_IPGyDFURisD4xZlYbpXx7zz7-JUAsZM-tOVPif3BMKDUEbpB10_Tf3vBO1mpzjykNEiEYCEFMPzyXyZexyYtFP9jOU1uGyJDb7ChjRCPGOIChximH0gKm1/w640-h640/06+inseguimento+zombi.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgB46cWHWM7NlAqCrt7SVh2l23UiFoJivZpEDePnAwlzv0SQx_uj_C-ccnVLvIcxlTQLTXgOJuDufQpKgmAB-qsRNQd_ul40XHedgxMPG3gkyendjfNktS1nEIXDjtkjDhv0qQpJwMES1Gf/" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1248" data-original-width="1248" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgB46cWHWM7NlAqCrt7SVh2l23UiFoJivZpEDePnAwlzv0SQx_uj_C-ccnVLvIcxlTQLTXgOJuDufQpKgmAB-qsRNQd_ul40XHedgxMPG3gkyendjfNktS1nEIXDjtkjDhv0qQpJwMES1Gf/w640-h640/07+inseguimento+zombi.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU48DrFPiFurLqmoU5adzEpht_3a6pSBM_OBU0ha1rz1Pld1xT_63XqBdjZn1-Q4LPcYcdNRfCZmdKOdkB1jQEX5SMT2lJSm8ajdmskf8diBuzvgeQU7oxRKCu0oxLHfYhzH6aK7RXLUz-/" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1248" data-original-width="1248" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU48DrFPiFurLqmoU5adzEpht_3a6pSBM_OBU0ha1rz1Pld1xT_63XqBdjZn1-Q4LPcYcdNRfCZmdKOdkB1jQEX5SMT2lJSm8ajdmskf8diBuzvgeQU7oxRKCu0oxLHfYhzH6aK7RXLUz-/w640-h640/08+porta+chiusa.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgg6qd-uGCOeiqR5jrq-Hd-vdj3vLmphhpCFrtlTCO4NNjyMBDydzlS7EvWOgLLZ3b3Aoe9x-Fvc58hObFmwtZxYMtbs-RUav8xpEcZt0yfu7oQq_sZQnDeVsOSAFq3uDuG2ThhqFHiwPF3/" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1248" data-original-width="1248" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgg6qd-uGCOeiqR5jrq-Hd-vdj3vLmphhpCFrtlTCO4NNjyMBDydzlS7EvWOgLLZ3b3Aoe9x-Fvc58hObFmwtZxYMtbs-RUav8xpEcZt0yfu7oQq_sZQnDeVsOSAFq3uDuG2ThhqFHiwPF3/w640-h640/09+la+porta+non+si+apre.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLfXIiym7DCTR8P_-73YB3UW7qTQy-HAU7yFTUsVBc3o4X1C2S0jmEs2LgEhvBAB9JmSo84r17FKZGE5qKoZ2phdE8reDNehS1f3shVrZ6kIcebRb-2IQPpPFqCTHffbwJN3klqUE3IFYa/" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1248" data-original-width="1248" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLfXIiym7DCTR8P_-73YB3UW7qTQy-HAU7yFTUsVBc3o4X1C2S0jmEs2LgEhvBAB9JmSo84r17FKZGE5qKoZ2phdE8reDNehS1f3shVrZ6kIcebRb-2IQPpPFqCTHffbwJN3klqUE3IFYa/w640-h640/10+mia+moglie+%25C3%25A8+una+makeup+artistt.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSRkD1Ts3qFmz_UB3egfMLxo938JmpEzJttrX5DJDMsd1CNYgWvuNaSonLqEJqPErGTB1Lhh7s_fCGhtKPtr7F-tVf8FwV8U15A3RLXx7o963aRSAMfenTmPsxtotokbhdg92RYy9dcnyx/" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1248" data-original-width="1248" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSRkD1Ts3qFmz_UB3egfMLxo938JmpEzJttrX5DJDMsd1CNYgWvuNaSonLqEJqPErGTB1Lhh7s_fCGhtKPtr7F-tVf8FwV8U15A3RLXx7o963aRSAMfenTmPsxtotokbhdg92RYy9dcnyx/w640-h640/12+finale.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><h2 style="background-color: white; font-family: Lora, serif;">Papàtrack <span style="font-weight: 400;">creato da </span>Giovanni Lembo<span style="font-weight: 400;"> & </span>Marco Sindici<br /><font color="#bf8b38"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-weight: 400;"><a href="https://www.giovannilembo.com/search/label/Pap%C3%A0track" target="_blank">Clicca qui per leggere le altre avventure di Papàtrack!</a></span></font></h2></div><br />Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-61128545630382005002020-05-08T19:32:00.000+02:002020-05-08T19:32:37.579+02:00Home before dark e la vera storia di Hilde Lysiak<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT0Taonp91GNNK9ID1EQKcCc1Lg7w-b6IScHVL3-oHLrDcIqBWIHaBnJbwOmZ2TthyphenhyphenRclJAJbMDiYnv-9RyvQQvLpuw8pqnMWLBE7seenlu8zVGaUyaFN7BUtTThUw8CWJno6iuAe-sA9l/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="788" data-original-width="940" height="536" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT0Taonp91GNNK9ID1EQKcCc1Lg7w-b6IScHVL3-oHLrDcIqBWIHaBnJbwOmZ2TthyphenhyphenRclJAJbMDiYnv-9RyvQQvLpuw8pqnMWLBE7seenlu8zVGaUyaFN7BUtTThUw8CWJno6iuAe-sA9l/w640-h536/home+before+dark+badge+post.jpg" width="640" /></a></div><div><br /></div><div><br /></div><div>Questa storia parla di una <b>passione </b>grandissima e... di<b> giornalismo</b>.</div><div><br /></div><div>Di una passione <b>gigantesca </b>per il giornalismo, per essere precisi.</div><div><br /></div><div>Ma non il giornalismo all'<b>acqua di rose </b>- quello che in genere si fa stando al chiuso della propria stanza davanti ad un pc, navigando e al massimo facendo qualche telefonata - ma il giornalismo d'<b>inchiesta</b>, quello che ti porta in luoghi pericolosi ad approcciare persone che non vogliono averti accanto nè tanto meno parlare con te.</div><div><br /></div><div>Dunque, <b>ricapitolando</b>, questa storia parla di una gigantesca passione per il giornalismo, quello fatto bene, e... di <b>una bambina di nove anni</b>.</div><div><br /></div><div>E' proprio una bambina la protagonista di<b> Home before dark</b>,<b> </b>nuova serie della piattaforma streaming <b><a href="https://www.giovannilembo.com/2020/05/orgytv-pilot-recensione.html" target="_blank">Apple Tv+</a></b>. </div><div><div><br /></div><div>La storia:</div><div><br /></div><div><i>Lasciata Brooklyn e trasferitasi a Selinsgrove, città natale del padre, Hilde decide di far luce su un caso di omicidio accaduto in città che tutti, compreso suo padre, hanno voluto insabbiare. </i></div></div><div><br /></div><div>La serie è assolutamente piacevole ed appassionante, ideale per un veloce <b><i>binge watching</i></b>. <b>Hilde</b>, la ragazzina protagonista, è una vera forza della natura, è spinta solo dalla passione per il giornalismo, dalla ricerca di storie da raccontare e dall'amore per i genitori. E' un <b>piccolo</b> <b>caterpillar </b>che difficilmente si fa intimidire o distrarre dal suo scopo. Una volta deciso che qualcosa nella morte della vicina non quadra, ecco partire le indagini, reclutare altri due piccoli amici e partire alla ricerca di prove, testimonianze, indizi.</div><div><br /></div><div>Hilde scava a fondo, trova testimoni, intervista, sbatte contro un muro ostinato e lo abbatte a forza di domande scomode.</div><div><br /></div><div>Una piccola potenza come Hilde poteva essere interpretata solo da un vero talento della recitazione. E allora ecco <b>Brooklynn Prince</b>, che ha sbalordito pubblico e critica con la sua interpretazione nel film "<b>Un sogno chiamato Florida</b>" (cercatelo su <b>Netflix</b>, fatevi un favore e vedetelo).</div><div><br /></div><div><b>Brooklynn </b>non scimmiotta gli adulti, è una ragazzina, con tutte le caratteristiche di una ragazzina appassionata: è grintosa, sa quello che vuole e lotta per ottenerlo, ma nello stesso tempo cerca gli abbracci dei genitori, vuole comprensione, dorme abbracciata ad un peluche (dopo aver finito di leggere <b>Tutti gli uomini del presidente</b> o <b>Il buio oltre la siepe</b>), piange quando non viene accettata in classe o litiga con la sorella.</div><div><br /></div><div>Cappottino giallo, zaino a tracolla, bicicletta e via, verso il prossimo indizio. Più che una piccola <b>Veronica Mars</b>, Hilde e i suoi due simpatici amici che si uniscono a lei nell'indagine, mi hanno ricordato le avventure dei ragazzini investigatori di <b>Enyd</b> <b>Blyton</b>, la scrittrice inglese famosa per "<b>La banda dei cinque</b>" (o "<b>I cinque sbarazzini</b>" se siete affezionati alla versione italiana degli anni '70 edito dalle <b>Edizioni Paolini</b>).</div><div><br /></div><div><b>Home before dark</b> è una serie che benchè tratti argomenti importanti come l'importanza delle radici, di libertà (di stampa e non), di famiglia e di infanzia negata, si regge esclusivamente sulla protagonista, e anche se sul finale i colpi di scena si accavallano provocando un effetto "mascella calante", risulta fresca e si fa seguire fino alla fine con piacere.</div><div><br /></div><div>Sicuramente lascia la voglia di<b> saperne di più</b> sulla protagonista. Perché nonostante tutte le licenze che la serie si prende, la protagonista è tratteggiata su una vera ragazzina che ha fatto del giornalismo la sua passione e la sua ragione di vita, tanto di dichiarare che semmai si ferisse, dalle sue vene uscirebbe <b>inchiostro</b>.</div><div><br /></div><div><font size="4"><b>La storia di Hilde</b></font></div><div><font size="4"><b><br /></b></font></div><div><font size="4"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEih0DK4iIbfINS_Z1mh-0ij0XoXuJDeprQI3ZRyFawZ_YftqErdU3lHzlovH0wMSqRA_ntid5hfsVTaf1c8UOevaDJwfT_1k5homWCxR7aiwzgvwm8cSsb6KiHddoKNpsWifbFUZ2W4Pcvc/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2160" data-original-width="3840" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEih0DK4iIbfINS_Z1mh-0ij0XoXuJDeprQI3ZRyFawZ_YftqErdU3lHzlovH0wMSqRA_ntid5hfsVTaf1c8UOevaDJwfT_1k5homWCxR7aiwzgvwm8cSsb6KiHddoKNpsWifbFUZ2W4Pcvc/w640-h360/home-before-dark.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></font></div><div>Sette anni. Tanti ne ha la giovane <b>Hilde </b><b>Lysiak</b><b> </b>quando, nel <b>2014</b>, lancia il suo magazine <b><a href="https://orangestreetnews.com/" target="_blank">Orange Street News</a></b>.</div><div><br /></div><div><div>Come nella serie Apple, <b>Hilde </b>è nata a Brooklyn, New York e suo padre era un giornalista del <b>New York Daily News</b>. </div><div><br /></div><div>Spesso il padre portava la figlia in redazione e sicuramente da quei momenti è nata la passione di Hilde per il giornalismo. Quando la famiglia <b>Lysiak </b>si trasferì a <b>Selinsgrove</b>, in <b>Pennsylvania</b>, Hilde fondò l'<b>Orange Street News</b>, che prese il nome dalla strada in cui viveva con la famiglia. </div><div><br /></div><div>Il primo articolo fu la storia della nascita della sorella Juliette (che non compare in <b>Home Before Dark</b>) scritto su carta con matite e pastelli, ma il giornale è ben preso cresciuto, diventando un contenitore di notizie locali, tanto che, dopo poco, aveva un sito web, <a href="https://www.facebook.com/pg/orangestreetnews" target="_blank">una pagina Facebook</a> molto seguita, un <a href="https://www.youtube.com/channel/UCHrGKKMbQcG9sx8pbInZNpg" target="_blank">canale Youtube</a> e degli abbonati.</div><div><br /></div><div>Il vero boom il sito lo conobbe nell'aprile del <b>2016</b>, quando Hilde batté tutti i giornalisti sul tempo. </div><div><br /></div><div>La ragazza venne a sapere di qualcosa avvenuto poco distante dove abitava, si recò sul posto, raccolse testimonianze, tornò a casa e <a href="https://orangestreetnews.com/2016/04/02/exclusive-murder-on-ninth-street/" target="_blank">scrisse un articolo</a> su un omicidio avvenuto a Selinsgrove, dove un uomo uccise la moglie a martellate. Dopo aver pubblicato l'articolo Hilde tornò sul luogo del crimine e girò un video. Questo: </div></div><div><br /></div><div><iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/hDT8T0ZYX_E" width="560"></iframe></div><div><br /></div><div><div>Il suo articolo ebbe moltissime <b>visualizzazioni</b>, tanta <b>visibilità</b>, ma attirò anche parecchie <b>critiche</b>. Come era possibile che una ragazzina così piccola fosse stata in grado di occuparsi di un omicidio? Non era meglio che giocasse con le bambole? Non attaccavano il servizio giornalistico, la sua accuratezza o meno, ma la attaccavano per la sua <b>età </b>e per il <b>sesso</b>.</div><div><br /></div><div>Per tutta risposta lei girò un video in cui legge questi commenti e risponde a questi utenti. Fantastico il modo in cui Hilde sorride ad ogni commento per poi sferzare gli <b>hater</b>. Dimostra di essere non solo una ragazzina, ma una <b>giornalista con le palle</b>.</div></div><div><br /></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/0ShfNQOUeAY" width="560"></iframe><div><br /></div><div>Hilde ha sempre difeso il diritto dei bambini di avere voce e di farla sentire <b>forte e chiara</b>, dicendo che: "I bambini dovrebbero sapere che se lavorano duramente possono fare <b>cose straordinarie</b>".</div><div><br /></div><div>Quando nel 2019 insieme alla famiglia la giovane Hilde si trasferì a <b>Patagonia</b>, in <b>Arizona</b>, l'attività giornalistica della ragazza non cessò, si spostò semplicemente in un'altra zona.</div><div><br /></div><div>Nel febbraio 2019, mentre Hilde stava lavorando ad una storia a Patagonia si è <a href="https://www.youtube.com/watch?v=3AQpst6WdOI&feature=emb_logo" target="_blank">scontrata con il <b>maresciallo Joseph Patterson</b></a> che la fermò, la identificò e le disse di non registrare la sua faccia e metterla sul web perchè era vietato farlo in quello Stato. Ovviamente lei lo fece, perché quello che il maresciallo le chiese era semplicemente incostituzionale.</div><div><br /></div><div>In seguito la città ha presentato scuse formali ad Hilde, sostenendo di essere dispiaciuti per l'accaduto e di "appoggiare e rispettare la sue aspirazioni di giornalista, che non verranno più tollerate violazioni della libertà di parola".</div><div><br /></div><div>Ma i servizi di Hilde non si sono fermati qui: ha smascherato un caso di corruzione e vandalismo, si è continuata ad occupare di crimini locali, si è occupata di elezioni presidenziali, adesso sta riferendo di come il Coronavirus sta colpendo la sua cittadina, ed ha <a href="https://orangestreetnews.com/2020/03/29/osn-live-interview-with-quarantined-resident-of-turin-italy-says-good-news-see-the-video/" target="_blank">intervistato una ragazza messa in quarantena a Torino</a>. </div><div><br /></div><div><b>Come finisce questa storia?</b> Al momento in cui scrivo Hilde è il membro più giovane della <b>Society of Professional Journalists</b>, la più antica organizzazione che rappresenta i giornalisti degli Stati Uniti; nel maggio 2019, Lysiak ha tenuto un discorso di laurea alla <b>West Virginia University </b>(<i>potete vederlo sotto</i>), diventando la persona più giovane che lo abbia mai fatto; continua a macinare storie che pubblica sul suo giornale; ha "assunto" sua sorella Izzy che paga $25 la settimana per curare i social e i montaggi dei video; <b>AppleTv+</b> ha annunciato una seconda stagione della serie ispirata alle sue avventure; continua a scrivere con il padre la serie di libri ispirati alle sue storie (adattate per un pubblico di bambini) <b>Hilde Cracks the Case</b> ma soprattutto continua ad essere una fonte d'ispirazione per bambini ed adulti, giornalisti e non. E ha solo tredici anni.</div><div><div><div><br /></div></div></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/TzYIm0OVDVU" width="560"></iframe>Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-54779591891793291052020-05-05T22:07:00.001+02:002020-05-05T22:07:07.667+02:00OrgyTv Pilot! (The Act; Penny dreadful: City of Angel; In difesa di Jacob; High Fidelity e Devs)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh57DGwGtJyVSXC9U8XdnCZ0-cJnmcNbi6XpnWzvAU4iL3LdxAp00oH4bYZCSVT0mDk4VAPeCOqsekfdBJgCZerSZRZ2fHKRFjECcpYwTFlrctOJk_vbKZ_064fqJcFinlhICd9SUGNQQsM/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="788" data-original-width="940" height="536" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh57DGwGtJyVSXC9U8XdnCZ0-cJnmcNbi6XpnWzvAU4iL3LdxAp00oH4bYZCSVT0mDk4VAPeCOqsekfdBJgCZerSZRZ2fHKRFjECcpYwTFlrctOJk_vbKZ_064fqJcFinlhICd9SUGNQQsM/w640-h536/badge+orgy+tv+pilot.jpg" width="640" /></a></div><div><br /></div><div><br /></div><div>Avevo un po' tralasciato <a href="https://www.giovannilembo.com/search/label/Serie%20Tv" target="_blank">le <b>serie tv</b></a>, dopo averne fatto indigestione e aver essenzialmente anche perso un botto di tempo in serie che non meritavano proprio il tempo sprecato a vederle (la maggior parte viste su <b>Netflix</b>).</div><div>Quindi dopo aver passato gli ultimi tempi a cercare, vedere e rivedere un sacco di film misconosciuti, indipendenti, invisibili, soprattutto orientali (ne parlerò preso su questo <b>blog </b>e in pillole <b><a href="https://www.instagram.com/mojojohn" target="_blank">sul mio profilo IG</a></b>), ho deciso di tornare momentaneamente alle serie tv, per questa infornata di <b>pilot </b>visti negli ultimi giorni. Non è andata neanche male vista la qualità media.</div><div>Questa volta ho evitato quello che presenta <b>Netflix </b>(e mi sa che ho fatto bene).</div><div>La roba che presento sotto la dividerò nelle categorie "<b>Mah! Lasciamo perdere</b>", "<b>Uff! non sono convinto ma diamogli una chance</b>" e "<b>Figo! Si va avanti sicuramente</b>".</div><div><br /></div><div>Benvenuti su <b>OrgyTv Pilot</b>! E si va ad incominciare con:</div><div><br /></div><div><b><font size="4">The Act</font></b></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9hFz2AXFF1wkYe5k7lxtiCiM7OQ5Dh4uHZ1UsdhQZ_wZpauJ-Uxm4jYcBTqitdZ9XU2DwJkKFgxef02PJz1ruzyicqU_qGoHzSH-vhtESyM3-9T-bbcyhz5X9Zui-W5RoXHHeRwvVcNFo/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="445" data-original-width="800" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9hFz2AXFF1wkYe5k7lxtiCiM7OQ5Dh4uHZ1UsdhQZ_wZpauJ-Uxm4jYcBTqitdZ9XU2DwJkKFgxef02PJz1ruzyicqU_qGoHzSH-vhtESyM3-9T-bbcyhz5X9Zui-W5RoXHHeRwvVcNFo/s320/The-act-800x445.jpg" width="320" /></a></div><b><br /></b></div><div>Tratta da una storia vera, racconta il rapporto morboso tra una madre e una figlia - e non dico di più. Tratto da una turpe vicenda di cronaca nera - e se non ne avete letto nulla tanto meglio per voi - il pilot è convincente e decisamente ben riuscito, teso nelle dinamiche, interpretato da una <b>Patricia Arquette</b> che riesce a commuovere e apparire patetica e ripugnante nella stessa scena e da una<b> Joey King</b> tenera e indifesa come il canarino Titti (che in realtà non era proprio del tutto indifeso).</div><div>Nelle ultime due puntate (di otto) arriverà anche <b>Juliette Lewis</b>, motivo in più per spararsela tutta di un fiato.</div><div>Il rapporto tra madre e figlia è descritto in maniera lucida, non tralascia crudeltà e, una volta capito le dinamiche, si gioca tutto sull'attesa dell'esplosione di violenza e ribellione che spinge ad un furioso <b>binge watching</b>.</div><div>Assolutamente promosso.</div><div>Andata in onda su <b>Hulu</b>, da noi la trovate su <b>Starz</b>.</div><div><b>Figo! Si va avanti sicuramente</b></div><div><br /></div><div><b><font size="4">Penny Dreadful: City of Angel</font></b></div><div><b><br /></b></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2NypZEnydRqnE9njjht9KF0okY7-7FuQVpQaOtGm9cdopBFlGBToVMHb11Ml8X_WQx4zzB1BfQW2RQ8EEp0Q4kTa1en26aQbqr_E2o2GVxQhhN8nfjYcjMsI17h78Mt83QU-H_ebITOPC/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="1000" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2NypZEnydRqnE9njjht9KF0okY7-7FuQVpQaOtGm9cdopBFlGBToVMHb11Ml8X_WQx4zzB1BfQW2RQ8EEp0Q4kTa1en26aQbqr_E2o2GVxQhhN8nfjYcjMsI17h78Mt83QU-H_ebITOPC/s320/Natalie-Dormer-Penny-Dreadful-City-of-Angels.jpg" width="320" /></a></div><b><br /></b></div><div>Io sono tra quelli cui era moderatamente piaciuta la prima incarnazione di <b>Penny Dreadful</b>, per la bravura di <b>Eva Green</b>, per il cast di supporto che comprendeva <b>Timothy Dalton</b> e <b>Josh Hartnett</b>, per la vicenda gotica che univa i mostri classici della letteratura horror che fa tanto <b>Lega degli Straordinari Gentlemen</b> con le possessioni sataniche e le profezie di morte. Originale ed intrigante, soffriva di un ritmo che a volte calava eccessivamente e di alcuni personaggi poco approfonditi che erano messi lì tanto per fare numero che per reali esigenze.</div><div><b>City of Angel</b> ne rappresenta lo <b>spin-of</b>; dalla Londra vittoriana passiamo alla Los Angeles del 1938, dalle origini dei mostri classici della letteratura si passa al folklore messicano..</div><div>Il pilot parte con una scena in cui una brutta brutta - ne aggiungo un altro? Massì - brutta computer grafica non predispone al meglio, si sviluppa in maniera abbastanza anonima per poi raggiungere il climax in maniera prevedibile ed ordinaria provocando più di uno sbadiglio..</div><div>Da una parte c'è un demone, Magda, interpretato da <b>Natalie Dormer</b>, dall'altra una divinità, la <b>Santa Muerte</b> interpretata da <b>Lorenza Izzo</b>, che si giocano le sorti del'umanità in una partita a scacchi di cui al momento non capiamo granchè.</div><div>Mi ha colpito? Mica tanto. Questa prima puntata è confusa e pesante da seguire, non eccelle nè la fotografia nè la regia, i personaggi al momento sembrano figurine prive di carisma e la recitazione è assolutamente nella norma di un prodotto del genere.</div><div>Per il momento è un grande "<b>Uff! non sono convinto ma diamogli una chance</b>"; si continua per amore verso la <b>Penny Dreadful</b> originale, ma se il secondo naviga nello stesso brodo la si abbandona senza troppi rimorsi.</div><div>Viene trasmesso in America sul canale via cavo <b>Showtime</b>, al momento non è stata ancora annunciata la messa in onda in Italia.</div><div><br /></div><div><b><font size="4">In difesa di Jacob</font></b></div><div><b><br /></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkGXHRfn5ZpR3oX06NTSORr1BK2aRwxPox7HrKFbhUwhjx0PWn8FS3TRZnmUwanLilEzkZcjZhdmpKEYo-R3FXllaqG1Lng47PhacU7x9qBH9Bbp7WOaSEp-hswEKzH9Wn-TuZ3ngq9jDl/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="678" data-original-width="1205" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkGXHRfn5ZpR3oX06NTSORr1BK2aRwxPox7HrKFbhUwhjx0PWn8FS3TRZnmUwanLilEzkZcjZhdmpKEYo-R3FXllaqG1Lng47PhacU7x9qBH9Bbp7WOaSEp-hswEKzH9Wn-TuZ3ngq9jDl/s320/Defending-Jacob-e1588150016883.jpg" width="320" /></a></div><div><br /></div><div>A volte si ha bisogno di una serie thriller così, un prodotto solido, dall'ottimo ritmo, ben interpretato, pieno di intrighi e colpi di scena. </div><div>In questo <b>Defending Jacob</b> abbiamo <b>Chris <i>Capitan America</i> Evans</b> che interpreta un assistente procuratore distrettuale di una cittadina del Massachusetts, che indaga sull'omicidio di un teenager, compagno di scuola di suo figlio. Alla fine del primo episodio scoprirà che forse suo figlio ha qualcosa da nascondere.</div><div>Tratto dal romanzo di <b>William Landay</b>, otto episodi in onda su <b>Apple TV+</b> (apro parentesi sulla piattaforma streaming della <b>Apple</b>, per me, insieme a <b>Hulu</b>, al momento la piattaforma che sta producendo la roba migliore, niente di innovativo e rivoluzionario, ma serie ben scritte, ben interpretate da attori spesso di fama, serie che si seguono con piacere e si bevono tutte di un fiato - e a volte c'è bisogno solo di questo per svoltare una serata - vedere per credere <b>See</b>, <b>Home before dark</b>, <b>Dickinson</b>, <b>For All Mankind</b>, <b>The Morning Show</b>, <b>Servant </b>o <b>Truth Be Told</b>).</div><div>Questo <b>Defending Jacob</b> ha tutte le caratteristiche per essere un ottimo prodotto di puro intrattenimento. Ripeto, niente di innovativo, ma la serie giusta che appassiona e coinvolge per un paio di serate.</div><div>Per questo motivo è un <b>Figo! Si va avanti sicuramente!</b></div><div><br /></div><div><b><font size="4">High Fidelity</font></b></div><div><b><br /></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8Yu9iarBgu8Kg-tiFMTEq7P5DuWDssYpAI2AkYIsKBF6Rce0gsQl3FNokrFkDRJOi2XYDZ6-bslSlL_wBzd009FpiLylUtsf_PniXoxzEdUpuHaqDIGlFH9y9HmibqCXIDFNNrmznEs5o/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="440" data-original-width="620" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8Yu9iarBgu8Kg-tiFMTEq7P5DuWDssYpAI2AkYIsKBF6Rce0gsQl3FNokrFkDRJOi2XYDZ6-bslSlL_wBzd009FpiLylUtsf_PniXoxzEdUpuHaqDIGlFH9y9HmibqCXIDFNNrmznEs5o/s320/high-fidelity-hulu-zoe-kravitz-rob.jpg" width="320" /></a></div><div><br /></div><div>Prendete il romanzo culto di <b>Nick Hornby</b>, poi affiancatelo alla versione cinematografica ugualmente di culto di <b>Stephen Frears</b> con <b>John Cusack</b>, poi decidete di farne una versione televisiva e che fate? Trasformate il protagonista maschile in una dolce e bella fanciulla! Robin (Rob) Brooks gestisce un negozio di dischi, è quotidianamente alle prese con la stramba clientela, la ancora più stramba umanità dei suoi collaboratori - tra cui un ex fidanzato rivelatesi gay - e la sua caotica vita sentimentale. E poi ci sono le <b>liste </b>(le liste, ve le ricordate?), ottime playlist, e una simpatia fuori dal comune. Ecco lo <b>High Fidelity</b> versione 2020. </div><div><b>Zoë Kravitz</b> è magnetica, i dialoghi divertenti, la musica ottima, le puntate di una mezz'oretta scorrono come un bicchiere d'acqua rinfrescante in una torrida sera d'estate. Io me la vedo fino alla fine. </div><div>Per cui è un è un <b>Figo! Si va avanti sicuramente!</b></div><div><i>(Magari voi siete tra quelli che pensano che non si debbano toccare i cult, che non si possano "deturpare" così opere entrate nella cultura popolare andando incontro ad un errato concetto di politicaly correct, che il movimento femminista ha fatto solo danni etc etc... oh, io tutte queste menate non me le sono fatte, adoro il libro e il film, e questa versione tv ne rispetta lo spirito. Tanto basta per goderselo per quello che è).</i></div><div><br /></div><div><b><font size="4">Devs</font></b></div><div><b><br /></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEFbqusswLovOyHhnJ-wX3w7sNnwxW79I8orq_kOtasUqNzyht1fzvQ3PNB0lf1k4jD4Zy7FH6ljveu7UU3zQwzc5CyEFZbhKHe7dxR7NThjEazgUoEGmZ4zv9_6oIe_leIfYZ1QmsH_sZ/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="437" data-original-width="795" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEFbqusswLovOyHhnJ-wX3w7sNnwxW79I8orq_kOtasUqNzyht1fzvQ3PNB0lf1k4jD4Zy7FH6ljveu7UU3zQwzc5CyEFZbhKHe7dxR7NThjEazgUoEGmZ4zv9_6oIe_leIfYZ1QmsH_sZ/s320/devs.jpg" width="320" /></a></div><div><br /></div><div><b>Devs </b>è una serie scritta e diretta da <b>Alex Garland</b>. E per me potrebbe finire qui la mini-recensione. Se non sapete chi sia vi basti sapere che ha messo la firma alle sceneggiature di <b>28 giorni dopo</b>, <b>Sunshine</b>, <b>Ex Machina</b> e <b>Annientamento</b> (questi ultimi lo hanno visto anche nelle vesti di regista).</div><div>Io l'ho conosciuto inizialmente come scrittore, ho letto il suo <b>The Beach</b>, da cui <b>Danny Boyle</b> ha tratto l'omonimo film con<b> Di Caprio</b> e <b>Black Dog</b>, libro da cui hanno tratto il misconosciuto ma interessantissimo film <b>The Tesseract </b>(incredibilmente arrivato anche in Italia), diretto dall'hongkonghese <b>Oxide Pang Chun</b> (regista insieme al fratello <b>Danny </b>dell'ottimo horror <b>The Eye</b> e di un pugno di film adrenalinici e suggestivi come (tra gli altri) <b>Bangkok Dangerous</b> e <b>Re-cycle</b>).</div><div>Chi ama lo stile di <b>Alex Garland</b> scrittore e regista lo troverà in pieno in questa serie trasmessa da <b>Hulu </b>in otto puntate tutte dirette dall'autore inglese. Fantascienza filosofica ed esistenzialista che tocca argomenti non facili ma sicuramente affascinanti come determinismo, destino, teorie quantistiche. Questa è fantascienza per la quale perdere la testa, storie che rimangono in testa una volta spenta la tv, che ti spinge a saperne di più sulle teorie esposte, e non è per niente poco. </div><div>La serie, nel pilot, si prende il suo tempo per presentare personaggi, ambientazione - fantastica, ricorda la bellissima ambientazione di <b>Ex Machina</b> - ed ambizioni. Fila liscia intrigando di brutto, semina idee in quantità, non tralasciando la componente spionistica che ho idea verrà sviluppata nelle prossime puntate. </div><div>Si continua? Ovviamente si, perchè è un <b>Figo! Si va avanti sicuramente!</b></div><br />Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-7212229671858311232020-04-30T19:57:00.000+02:002020-04-30T19:57:29.510+02:00"Favole vere e favole di plastica": Sergio Leone riflette sul cinema in un articolo del 1985<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEib0JOG1H7a4ATuCIS46BaS9mRhHlMrTVoIcy_WoTqu70dqK__G5jKmr4lrIqWBQfU4J8g39Cqcu3jglnqP1iSdn3GR6L6zTVrkPAn9GcZIq2ZSrauEXAao59c0Fa1suNOQvKvOeCyDXjBR/s1600/sergio-leone-articolo-unit%25C3%25A0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1600" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEib0JOG1H7a4ATuCIS46BaS9mRhHlMrTVoIcy_WoTqu70dqK__G5jKmr4lrIqWBQfU4J8g39Cqcu3jglnqP1iSdn3GR6L6zTVrkPAn9GcZIq2ZSrauEXAao59c0Fa1suNOQvKvOeCyDXjBR/s640/sergio-leone-articolo-unit%25C3%25A0.jpg" width="640" /></a></div>
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</div>
<br />
<b>31 anni fa moriva Sergio Leone.</b><br />
<br />
Lo ricorderò (ri)vedendo nei prossimi giorni i suoi film che più amo (per la cronaca, la <b>Trilogia del Dollaro</b> e <b>C'era una volta in America</b>).<br />
<br />
Voglio ricordarlo anche<b> pubblicando</b><b> </b>questo <b>articolo </b>che conservo gelosamente da svariati anni uscito sull'<b>Unità</b> nel <b>1985</b>, in occasione dei festeggiamenti per i <b>novant'anni del cinema</b>.<br />
<br />
L'85 fu l'anno in cui <b>Sergio Leone</b> fece man bassa di <b>premi </b>per <b>C'era una volta in America</b>.<br />
<br />
Leggendo questo articolo (<i>fatelo anche voi, basta cliccare sull'immagine per ingrandirla e leggerlo comodamente</i>) mi viene da pensare solo una cosa: <b>chissà cosa ne penserebbe Sergio Leone del cinema attuale.</b><br />
<br />
"Novant'anni e li dimostra tutti", così esordiva Sergio Leone nell'articolo, per poi continuare:<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
"Oggi dobbiamo patire le pene dell'inferno col sorriso sulle labbra e accettare che John Rambo, E.T., Luke Skywalker, Indiana Jones, i Gremlins, Dorothy di Oz, Conan il Barbaro e adesso persino Babbo Natale soffino il posto all'Uomo ombra, alle giovani marmotte di Frank Capra, a Billy the Kid, a Sam Spade e Philip Marlowe, alle commedie di Neil Simon, a Lee Marvin, al Fronte del porto, a Paul Newman e alle dirigenze di John Ford. Spiace dirlo. Soprattutto a me. Ma il cinema è invecchiato male".</blockquote>
<br />
<b>Sergio Leone</b> cita <b>Rambo</b>, <b>Luke Skywalker</b>, <b>Indiana Jones</b>, i <b>Gremlins</b>, molti eroi riproposti più e più volte fino ad oggi da un cinema sempre più ridotto a "costosissimo caleidoscopio".<br />
<br />
Il suo è un punto di vista, che vi propongo come testimonianza: da amante, anche, di quel cinema fatto di effetti speciali e azione adrenalinica, sia di quelle che Sergio Leone chiama "favole vere" che di quelle "di plastica", posso solo essere <b>contento </b>di vivere in un tempo in cui con un semplice click è possibile avere a disposizione tanta varietà da ogni parte del mondo.<br />
<br />
<b>Favole vere e favole di plastica</b>: l'importante secondo me è saperle riconoscere e, comunque, amarle per quello che sono.<br />
<br />
<br />
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<br />Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-35387191020845130072020-04-21T21:59:00.000+02:002020-04-27T14:37:25.337+02:00PAPÀTRACK - CRONACHE DI UN PAPÀ IN QUARANTENA #3<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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Gli effetti della quarantena...</h2>
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Papàtrack creato da Giovanni Lembo & Marco Sindici<br /><a href="https://www.giovannilembo.com/search/label/Pap%C3%A0track">Clicca qui per leggere le altre avventure di Papàtrack!</a></h2>
Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-78301100186822434942020-04-16T23:17:00.001+02:002020-04-16T23:17:14.397+02:00Gli scrittori non muoiono mai. Omaggio a Sepúlveda<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_bVv3J0OxKpaS5ncwXrawUJQf5GPMI2ELQ_uknml_5U3HBKUWvd2c9CPn_0zEuWa-KdauaI-b12uZSbguDDIWK7pPOtS1olqxXTlZOvWRf9m9E3CbJg-pyOYFYoVq1X7IVXGu7dKAypzw/s1600/gli+scrittori+non+muoiono+mai.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_bVv3J0OxKpaS5ncwXrawUJQf5GPMI2ELQ_uknml_5U3HBKUWvd2c9CPn_0zEuWa-KdauaI-b12uZSbguDDIWK7pPOtS1olqxXTlZOvWRf9m9E3CbJg-pyOYFYoVq1X7IVXGu7dKAypzw/s640/gli+scrittori+non+muoiono+mai.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
Oggi è morto <b>Luis Sepúlveda</b>.<br />
<br />
"Strano", ho pensato all'inizio quando ho letto per le prime volte i titoli dei giornali e poi la notizia ha iniziato a circolare per i social.<br />
<br />
Gli <b>scrittori</b>, ho sempre pensato, <b>sono immortali</b>. E <b>quelli che ami</b> lo sono di più. Lo è Sepulveda, come lo è King, Ellroy, Gaiman, Barker, Carlotto, Lansdale, tanto per citare i primi titoli che vedo alzando gli occhi sulla libreria sopra la mia scrivania.<br />
<br />
Il secondo pensiero è stato una stilettata che mi ha trafitto il cuore e mi ha fatto lacrimare gli occhi: ed è la semplice banale realtà che nessuno è immortale e allora ho pianto per tutte le parole perse che non verranno mai più scritte, tutte le storie, tutte le avventure, tutti i drammi e le testimonianze che la morte si è portata via insieme all'uomo.<br />
<br />
Il terzo pensiero è stato quello di prendere in mano un suo libro, ammirarne la copertina, leggere la straordinaria bio, sfogliarne le pagine, leggerne alcune parole, osservare la foto di copertina come se potesse rivelare chissà cosa. Ho preso <b><a href="https://www.giovannilembo.com/2019/09/patagonia-express-recensione-del-libro-di-luis-sepulveda.html">Patagonia Express</a></b>, uno dei miei preferiti.<br />
<br />
Poi ho pensato alla prima volta che ho letto la <b>gabbianella e il gatto</b>. Me lo prestò un amico, Federico, e alla fine della lettura, preso dall'entusiasmo, gli mandai un <b>sms</b> - si, si usavano ancora gli sms perchè non avevano ancora inventato WhatsApp - e gli scrissi una cosa del tipo che bisognava tatuarsi sulla pelle le ultime righe del libro. E se non sapete di cosa io stia parlando, perdonate la scortesia ma vi pregherei di uscire dal blog e procurarvi subito una copia del libro e leggerlo immediatamente.<br />
<br />
Non mi soffermo sulla vita incredibile di Sepúlveda, piena di sofferenze, ma anche piena di avventure e d'amore.<br />
<br />
Non mi soffermo sulla sua scrittura, così piena di grazia, leggerezza e profondità.<br />
<br />
Quello che mi rimarrà sono le <b>storie </b>che mi ha raccontato, i posti in cui mi ha portato, le terribili crudeltà che mi ha fatto vivere, i popoli che mi ha fatto conoscere, il coraggio di battersi per quello in cui si crede, la <b>libertà </b>che ha saputo farmi respirare con le sue parole.<br />
<br />
Ma soprattutto gli scrittori che ami hanno la forza di non farti sentire mai solo. E <b>Sepúlveda </b>era una magnifica compagnia.<br />
<br />
E si, nonostante la tristezza penso ancora con più forza che gli scrittori che ami non muoiono mai. Perché sono come i sogni: "irrinunciabili, ostinati, testardi e resistenti".<br />
<br />
Ho ancora vicino a me <b>Patagonia Express</b>.<b> </b>La fine di quel libro mi ha sempre compito molto.<br />
<br />
Lo scrittore è accompagnato da tutti i fantasmi dei suoi amici, e scrive che “…l’eco dei miei passi si moltiplicava. Non sarei stato mai più solo. Coloane mi aveva passato i suoi fantasmi, i suoi personaggi, gli indio e gli emigranti di tutte le latitudini che abitano la Patagonia e la Terra del Fuoco, i suoi marinai e i suoi vagabondi del mare. Adesso sono tutti con me e mi permettono di dire a voce alta che <b>vivere </b>è un <b>magnifico esercizio</b>”.<br />
<br />
Ancora una volta: buon viaggio, e grazie.Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-42104650177584749482020-04-11T21:25:00.001+02:002020-04-27T14:37:25.358+02:00Papàtrack - Cronache di un papà in quarantena #2<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<h3 style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Allora, dove eravamo rimasti...</span></h3>
<h3 style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br />...ecco, a quando ti svegli la mattina, e le due gnome saltano sul letto per farti alzare. </span></h3>
<h3 style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Cavolo, è prima mattina e loro sono già bombe di energia... ti alzi già stanco e inizia la mattinata...</span></h3>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj60anVVWROBQWkQVywmqcXv7hiYhOcIwAbcA4ZnTg2yppoBpqWr0U5W88XHa4rQOPIenvMdhyphenhyphenufUYqI6Wmi9EsjFBUEcPW8ycEcpHLpq1ll4Btto6UW3SuDfSrOGe5CgHDvmfHd7MWJAFb/s1600/00A.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj60anVVWROBQWkQVywmqcXv7hiYhOcIwAbcA4ZnTg2yppoBpqWr0U5W88XHa4rQOPIenvMdhyphenhyphenufUYqI6Wmi9EsjFBUEcPW8ycEcpHLpq1ll4Btto6UW3SuDfSrOGe5CgHDvmfHd7MWJAFb/s640/00A.jpg" width="640" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTpD-JRkj7WWjsbkCeXNTxFmYnUifmbOAOmWM3OAFvIgiTQuR0sHJA_QIp6YMadlklLWJHtiA5MIka1z6qgMjoaRUKfjuY8vTXeT2l8fMbNeLHpp6P8IKtBkcd0VeRJly-7RaTP6Qe65KC/s1600/27.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTpD-JRkj7WWjsbkCeXNTxFmYnUifmbOAOmWM3OAFvIgiTQuR0sHJA_QIp6YMadlklLWJHtiA5MIka1z6qgMjoaRUKfjuY8vTXeT2l8fMbNeLHpp6P8IKtBkcd0VeRJly-7RaTP6Qe65KC/s640/27.jpg" width="640" /></a></div>
<h3 style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">... e tu ti senti come un domatore di pulci dentro la gabbia con una feroce tigre...</span></h3>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinkCCZCWbJs3p2L9hq9zT-F531Evwmr9GLyI8B7F-7hQXyAMRFlISSeGzi1od-i96PrLbQtx5CbTRiWyEcgMwPLcFwge0_R0W3XR4Ka2v8ftlWzigursNgxy6lB7gkonrOKsAe1KadVKNc/s1600/01+Domatore+pulci.ai.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinkCCZCWbJs3p2L9hq9zT-F531Evwmr9GLyI8B7F-7hQXyAMRFlISSeGzi1od-i96PrLbQtx5CbTRiWyEcgMwPLcFwge0_R0W3XR4Ka2v8ftlWzigursNgxy6lB7gkonrOKsAe1KadVKNc/s640/01+Domatore+pulci.ai.jpg" width="640" /></a></div>
<h3 style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">...come un tizio che tutta la vita ha fatto il lanciatore di coriandoli dentro una gabbia di MMA contro Sakara...</span></h3>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVLKSoFLbbcNFYSObddmB8MWel3VVVMjKQP45os-WZqwMBhC4PLiIbYTxKvvHGZMLOR619lAM2DyPM8vz-gbEXpBLS7y5cuH-rb31RX2t7K4PxDilwXyZUWBiAqBqVetz1gCfTUoGPYtTS/s1600/02+coriandoli+sakara.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVLKSoFLbbcNFYSObddmB8MWel3VVVMjKQP45os-WZqwMBhC4PLiIbYTxKvvHGZMLOR619lAM2DyPM8vz-gbEXpBLS7y5cuH-rb31RX2t7K4PxDilwXyZUWBiAqBqVetz1gCfTUoGPYtTS/s640/02+coriandoli+sakara.jpg" width="640" /></a></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGeLQzGCXqZNSZJjeo1bHRdPXlvBJwwkQE0ebwokNkpuG62f9ZSTI1husSAesXxSpeeRQp_0NWtyr9PCmhnGkHnp1gXu0mK8lQAnqHiMmRWDEkgSwK0h-jzw5gGmjfmE2nJshKff37sXr3/s1600/28.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGeLQzGCXqZNSZJjeo1bHRdPXlvBJwwkQE0ebwokNkpuG62f9ZSTI1husSAesXxSpeeRQp_0NWtyr9PCmhnGkHnp1gXu0mK8lQAnqHiMmRWDEkgSwK0h-jzw5gGmjfmE2nJshKff37sXr3/s640/28.jpg" width="640" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilNYz2-22v06PxrsOJh6AwrVWYPeZ8JvBcR0PNdKO0nzZQKmFFMTn0AhUn2sS5EP2o5ujWqRqE37iIuY3Snyqo2-o-nAsMn3NrNYzSU1uymUkq9D3bRgxDkTK1KAndgg754cFapgWB86yj/s1600/29.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="601" data-original-width="600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilNYz2-22v06PxrsOJh6AwrVWYPeZ8JvBcR0PNdKO0nzZQKmFFMTn0AhUn2sS5EP2o5ujWqRqE37iIuY3Snyqo2-o-nAsMn3NrNYzSU1uymUkq9D3bRgxDkTK1KAndgg754cFapgWB86yj/s640/29.jpg" width="638" /></a></div>
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<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; font-size: large;"><a href="https://www.giovannilembo.com/2020/03/papatrack-cronache-di-un-papa-in.html">Leggi la prima puntata di Papàtrack - Cronache di un papà in quarantena</a></span><br />
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<b><i>Papàtrack creato da Giovanni Lembo e Marco Sindici</i></b></div>
Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-89111004233055354102020-04-07T23:04:00.000+02:002020-04-27T17:29:09.690+02:00Lost Girls e il serial killer di Long Island<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkLNWptKTIB5dCyYI40wn_F7mZrcf7uj7fHnquvx73p6fesiHYjSxCSXnATgZPxfQQ2ksHqCGaumugiBP3-79uP75i1t-JFIR0oOm66K7a97QoSoNZhGcV0NxCdHXLB_J1HM2zWTQs3FQ6/s1600/lost+girls+badge+blog.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkLNWptKTIB5dCyYI40wn_F7mZrcf7uj7fHnquvx73p6fesiHYjSxCSXnATgZPxfQQ2ksHqCGaumugiBP3-79uP75i1t-JFIR0oOm66K7a97QoSoNZhGcV0NxCdHXLB_J1HM2zWTQs3FQ6/s640/lost+girls+badge+blog.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<b>Lost Girls</b> è approdato su <b>Netflix</b> venerdì 13 marzo. Uno dei tanti film nel mucchio, di quelli che vengono rilasciati dalla piattaforma di streaming un tanto al chilo, senza particolare clamore né chissà quanta pubblicità a sostegno. Uno di quei film in cui si incappa quasi per sbaglio mentre si scorre il catalogo del servizio di streaming, film che possono interessare solo gli amanti del <i>crime </i>e delle storie vere.<br />
<br />
Diretto da <b>Liz Garbus</b>, documentarista e filmaker statunitense abbonata al <b>Sundance </b>e con una candidatura all'Oscar per il film <b>The Farm: Angola, USA</b>, diretto assieme a <b>Jonathan Stack</b> nel 1998, <b>Lost Girls</b> è tratto dal romanzo omonimo di <b>Robert Kolker</b>, sceneggiato da <b>Michael Werwie</b>, ed interpretato da una intensa <b>Amy Ryan.</b><br />
<br />
Il film è la storia di <b>Mari Gilbert</b>, che alla <b>ricerca </b>della <b>figlia scomparsa</b>, fa luce su un'ondata di omicidi irrisolti di giovani donne.<br />
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<h2>
<b>Il film</b></h2>
<br />
Un film dalla regia piuttosto televisiva, che trae la sua forza dalla vicenda narrata, da una progressione drammatica che lascia spiazzati e dall'interpretazione di una convincente <b>Amy Ryan</b>.<br />
<br />
<b>Lost Girls</b> è uno di quei film che, sulla scia di <b>Tre Manifesti ad Ebbing, Misspouri</b> (anche in questo film c'è una madre testarda che non si arrende e vuole giustizia per la figlia) lascia lo spettatore confuso a brancolare nel buio, a volerne sapere di più. Un <b><i>crime </i></b>che finisce con un nulla di fatto, una storia di brutali omicidi che termina senza che il colpevole venga assicurato alla giustizia, una storia di crudele ingiustizia con tutti gli ingredienti di un cupo thriller.<br />
<br />
Ma soprattutto <b>Lost Girls</b> è un film di donne. Donne che hanno perso qualcuno, donne che cercano una tardiva redenzione, donne che cercano l'unione, il conforto e la solidarietà necessarie per superare un lutto e andare avanti nella propria vita; donne che resistono, donne che credono, donne che sperano, donne che lottano. Per loro e per chi non c'è più.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLl7gn9i_fwPMZIMpMEy9aAZbVj5yfwqLtdCm3EPqbhcCGIT_v2xY4rylXU1Vg-1Bdl9RwK_IeuXLV_SMYYwdA7TQaXU7IxK7mpbjB1hDdoMFTAuTPPwYnIM8YPT8WdFTSvvKCS3YEgHev/s1600/una-scena-del-film-netflix-lost-girls.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="368" data-original-width="654" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLl7gn9i_fwPMZIMpMEy9aAZbVj5yfwqLtdCm3EPqbhcCGIT_v2xY4rylXU1Vg-1Bdl9RwK_IeuXLV_SMYYwdA7TQaXU7IxK7mpbjB1hDdoMFTAuTPPwYnIM8YPT8WdFTSvvKCS3YEgHev/s640/una-scena-del-film-netflix-lost-girls.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>Una scena del film Netflix "Lost Girls"</b></td></tr>
</tbody></table>
<br />
E il fulcro è proprio la figura di <b>Mari Gilbert</b>, madre dal carattere a dir poco ruvido, che cerca di dare <b>giustizia </b>alla figlia e alle ragazze uccise. Giustizia e <b>dignità</b>. Perchè una donna merita rispetto qualsiasi lavoro faccia. Perché una persona è una persona, non basta etichettarla come "prostituta" per sapere tutto di lei e del suo mondo. <b>Shannan</b>, questo il nome della figlia scomparsa di Mari, era una ragazza, con sogni, speranze, illusioni, una donna che aveva già affrontato momenti difficili e veri e propri traumi. E la sua vita non merita certo di essere riassunta con una "prostituta trovata morta", due righe di inchiostro nero sulla prima pagina di un giornale, commenti sprezzanti e generale indifferenza da parte di chi dovrebbe far luce sul mistero.<br />
<br />
<b>Per questo combatteva Mari. </b><br />
<br />
Non è un film del tutto riuscito, non brilla per regia, ritmo o interpretazioni - a parte la già citata <b>Amy Ryan</b> e un <b>Gabriel Byrne</b> nei panni del detective - ma è un film che abbracciando la pura cronaca cerca di far conoscere al grande pubblico una vicenda terribile e ancora avvolta nel mistero.<br />
<br />
Perché la storia del <b>serial killer </b>di <b>Long Island</b> è <b>una storia ancora aperta</b>.<br />
<br />
Dieci vittime ritrovate. Un pugno di sospetti. Nessun colpevole arrestato.<br />
<br />
<i>Mettetevi comodi perchè ne ho da raccontarvi, sarà un viaggio bello lungo, e non sarà certo una passeggiata. Ogni volta che pensavo di aver messo la parola fine a questo articolo ecco che la maledetta curiosità mi spingeva ad imboccare un'altra strada, a cercare altre informazioni, e a rimanere impantanato ulteriori giorni e cercare, leggere, tradurre (perché in italiano non c'è moltissimo su questa storia), verificare, incrociare fonti, visitare forum dedicati ai crimini o ascoltare podcast dedicati. </i><br />
<br />
Le ultime notizie risalgono a <b>Gennaio</b> del <b>2020 </b>quando la <b>polizia </b>di <b>Suffolk County</b> - territorio in cui sono stati ritrovati i corpi - <b><a href="https://www.gilgonews.com/">mette online un sito web</a></b> per divulgare le informazioni sul caso; mette in rete tutto il materiale in suo possesso, pubblicando foto e aggiornamenti nella speranza che qualcuno ricordi qualsiasi cosa e li indirizzi verso la pista giusta.<br />
<br />
Ma facciamo un passo indietro.<br />
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<h2>
Una ragazza scappa nella notte</h2>
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E' il <b>1 maggio del 2010</b>, quando <b>Mari Gilbert</b> scopre che la primogenita <b>Shannan Maria</b>, 24 anni, è scomparsa nel nulla.</div>
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<b>Shannan</b> era una escort, e per contattare i clienti usava un portale di annunci chiamato <b>Craigslist</b>. </div>
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Le ultime informazioni che si hanno della ragazza la vedeva in fuga dalla casa di un cliente ad <b>Oak Beach</b>, sulla sponda sud di <b>Long Island</b>.</div>
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<b>Quello che segue è la cronaca di quella serata drammatica che ha preceduto la sparizione della ragazza.</b></div>
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<b>Shannan </b>è stata accompagnata a casa del cliente da un autista, <b>Michael Pak</b>. La zona in cui doveva tenersi l'incontro era quella di un comprensorio di case, una settantina, una circoscritta comunità costiera poco distante da Long Island. Una zona i cui dintorni sono un groviglio di vegetazione selvaggia, paludi, zone salmastre ed acquitrinose difficili da percorrere e complicate da dragare in cerca di corpi.<br />
<br />
Queste sono alcune delle <b>scene del crimine</b> in cui sono stati ritrovati i corpi, prese dal sito della Polizia della Contea di <b>Suffolk</b>. Rendono meglio l'idea di qualsiasi descrizione possibile...<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1qV644AqmRc1lBua0RXo-1DEMwTNhR6WlVa1cwmNlVn0lz2ojnD8DUKmhWh_A_41WkDzHjFVE1QAEoE6a1LriqX1XxS9oZLAHqf0pA1AjEXKkf1UDcCgD-PYFdoPKnm4FgGjCcYKPQu74/s1600/scena-del-crimine-corpo-ritrovamento-corpo-di-maureen-brainard-barnes.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1363" data-original-width="1591" height="547" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1qV644AqmRc1lBua0RXo-1DEMwTNhR6WlVa1cwmNlVn0lz2ojnD8DUKmhWh_A_41WkDzHjFVE1QAEoE6a1LriqX1XxS9oZLAHqf0pA1AjEXKkf1UDcCgD-PYFdoPKnm4FgGjCcYKPQu74/s640/scena-del-crimine-corpo-ritrovamento-corpo-di-maureen-brainard-barnes.jpg" width="640" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUtQ9R_Z2ZfCzMeRkentPPxzlnbfTjxg28HfMhhPaCRGF_Hin5ws5V1r-0-TqacuopKZ888N3dwjVVhnXUYuHpya_KacIcc95xbJjDatQIBK96EAdQEaHjk4dbrVnus1t7U3ttLXBAHsFo/s1600/scena-del-crimine-corpo-ritrovamento-corpo-di-megan-waterman.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1056" data-original-width="1600" height="422" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUtQ9R_Z2ZfCzMeRkentPPxzlnbfTjxg28HfMhhPaCRGF_Hin5ws5V1r-0-TqacuopKZ888N3dwjVVhnXUYuHpya_KacIcc95xbJjDatQIBK96EAdQEaHjk4dbrVnus1t7U3ttLXBAHsFo/s640/scena-del-crimine-corpo-ritrovamento-corpo-di-megan-waterman.jpg" width="640" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLC4ThJ4wBEOuWeBbFw99-OFMXDveaf0WAEZr21kM7txo3B174pyO8Nt6ihUrFBl0ram9TIiTna_zMKwpQalNWSgOjlLhxzGTniWa9oU5L830p7qGd_w_KezFXo0SU2bRhZ6y7j4bgcGQH/s1600/scena-del-crimine-corpo-ritrovamento-corpo-di-melissa-barthelemy1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1076" data-original-width="1600" height="430" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLC4ThJ4wBEOuWeBbFw99-OFMXDveaf0WAEZr21kM7txo3B174pyO8Nt6ihUrFBl0ram9TIiTna_zMKwpQalNWSgOjlLhxzGTniWa9oU5L830p7qGd_w_KezFXo0SU2bRhZ6y7j4bgcGQH/s640/scena-del-crimine-corpo-ritrovamento-corpo-di-melissa-barthelemy1.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuT0OJkx3yGjqCDmY4qeZ3Sk2Fdf_YrDyCySAE-h84pDHL3NodKh8eUeuKBWe9LFJMqpf1pjW9VJAj88kHUmaW1VVdc08dELohHhTEdCG6_x9avADzdmGEhhXQjqrzqU6jrD2pa7kabflt/s1600/scena-del-crimine-corpo-ritrovamento-corpo-di-melissa-barthelemy.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1069" data-original-width="1600" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuT0OJkx3yGjqCDmY4qeZ3Sk2Fdf_YrDyCySAE-h84pDHL3NodKh8eUeuKBWe9LFJMqpf1pjW9VJAj88kHUmaW1VVdc08dELohHhTEdCG6_x9avADzdmGEhhXQjqrzqU6jrD2pa7kabflt/s640/scena-del-crimine-corpo-ritrovamento-corpo-di-melissa-barthelemy.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>Alcune scene del crimine - via Gilgo News</b></td></tr>
</tbody></table>
<br />
La telefonata al <b>911</b> comincia proprio dentro casa del cliente, <b>Joseph Brewer</b>, per poi proseguire all'esterno. Sono le 4.51 di notte.</div>
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Quello che sappiamo è che <b>Shannan </b>ad un certo punto iniziò a comportarsi in modo irrazionale. Il cliente chiamò l'autista, ma la ragazza rifiutò di lasciare casa del cliente con l'autista e ad un certo punto uscì di casa e <b>si mise a correre</b>. </div>
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L'ex capo dei detective della contea di Suffolk, <b>Dominick Varrone</b>, ha riferito ai media della telefonata al 911 confermando questa versione e dicendo che la ragazza sembrava terrorizzata, e che in sottofondo sentiva due voci maschili, sicuramente l'autista e il cliente.</div>
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Ricordatevi di questa telefonata al 911: <b>ci ritorneremo poi</b>.</div>
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<b>Shannan </b>scappa dalla casa del cliente, inizia a correre, bussa alle porte delle case lungo la strada. <b>Gus Colletti</b>, un vicino di <b>Joseph Brewer</b> conferma la ricostruzione. Apre alla ragazza, la fa entrare; lei è terrorizzata, lui cerca di calmarla, chiama il 911 dicendo alla ragazza di calmarsi, sedersi e aspettare l'arrivo della polizia. Arriva anche l'autista. Ma Shannan improvvisamente esce dalla casa di Colletti e riprende la sua corsa all'esterno.</div>
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Viene raggiunta da <b>Michael Pak</b>, che l'ha inseguita con il suo SUV nero cercando di convincerla ad entrare in macchina. La ragazza continua la sua corsa frenetica, e bussa questa volta alla porta di una donna, <b>Barbara Brennan</b>, una vedova che ha perso il marito durante l'11 settembre. La donna impaurita non apre alla ragazza ma fa due telefonate, una alla polizia, la seconda ad un suo vicino di casa, tale <b>Tom Canning</b>. Canning arriva a casa di Brennan con il suo cane, ma, ricorda, "Non c'era nessuno da salvare".</div>
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Nella telefonata, da quello che possiamo sapere (ma poi, come detto, ci ritorneremo) <b>Shannan </b>non dice mai da chi stava scappando o di chi avesse paura.</div>
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La polizia arriva sul posto alle <b>5.40</b>, ma poichè Shannan durante la sua chiamata al 911 non aveva specificato dove fosse, la telefonata venne dirottata alla centrale operativa del <b>New York State Police</b>, non a quella del locale dipartimento di <b>Suffolk County</b>. Per questo motivo le uniche informazioni che gli agenti hanno era quanto riferito loro dalle telefonate delle due persone cui Shannan aveva bussato in cerca di aiuto.</div>
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All'arrivo della polizia, di Shannan e del SUV <b>non c'è nessuna traccia</b>.</div>
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La telefonata di Shannan al 911 durò 23 minuti.</div>
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Fu solo quando la famiglia di Shannan ne denunciò la scomparsa, che la Polizia iniziò a fare due più due, a ricollegare i pezzi e <b>iniziarono le ricerche</b> della ragazza.</div>
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Le ricerche scoperchiarono un <b>cupo vaso di Pandora</b>, e il luogo in cui si sbarazzava dei cadaveri quello che venne chiamato "<b>il killer di Long Island</b>", o "<b>il killer di Gilgo Beach</b>".</div>
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Le vittime</h2>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLL-UMzYQqgntNMnhtwbL1kD-gBru15OmN1hXf2bXAUrXnnxaqJLlldGBKhePLj-2TbxIxk0OXHV0N4VuHjgkujhD787OwIcvGuVwTKwXEfIjdWTtRVyciZKtkRQJ31zLROwwQOpiBlIt3/s1600/vittime-serial-killer-gilgo-beach.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="620" data-original-width="980" height="403" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLL-UMzYQqgntNMnhtwbL1kD-gBru15OmN1hXf2bXAUrXnnxaqJLlldGBKhePLj-2TbxIxk0OXHV0N4VuHjgkujhD787OwIcvGuVwTKwXEfIjdWTtRVyciZKtkRQJ31zLROwwQOpiBlIt3/s640/vittime-serial-killer-gilgo-beach.JPG" width="640" /></a></div>
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Il primo rinvenimento avvenne l'<b>11 Dicembre 2010</b>. Un agente, <b>John Malia</b>, sta addestrando un nuovo cane poliziotto di nome <b>Blue</b>, un pastore tedesco, che nel corso dell'addestramento rinviene dei resti scheletrici in una zona vicino a <b>Gilgo Beach</b> al largo di <b>Ocean Parkway</b>. I resti vennero identificati come <b>Melissa Barthelemy</b>, una escort che offriva i suoi servizi proprio attraverso <b>Craigslist</b>.</div>
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Ma fu solo l'inizio: dopo due giorni, poco distante dalle spoglie di <b>Melissa Barthelemy</b> vennero rinvenuti i resti di altre tre donne, identificate come <b>Maureen Brainard-Barnes</b>, <b>Megan Waterman</b> e <b>Amber Lynn Costello</b>, date per disperse tra il luglio del 2007 e settembre del 2010. Tutte e tre erano escort.</div>
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Dal sito <b>Gilgo News</b>:</div>
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Mentre continuava la ricerca di <b>Shannan Gilbert</b> diverse miglia a est di dove furono trovate le quattro escort di <b>Craigslist</b>, il 29 marzo 2011 fu trovata una serie di resti scheletrici parziali che furono successivamente identificati come quelli di <b>Jessica Taylor</b>, un'altra escort. I resti parziali di Taylor erano stati precedentemente scoperti il 26 luglio 2003 al largo di <b>Halsey Manor Road</b> a <b>Manorville</b>.</div>
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Meno di una settimana dopo, il <b>4 aprile 2011</b>, sono stati scoperti altri tre parti di corpi. Il primo è stato identificato come quello di una donna i cui resti parziali sono stati scoperti dai cacciatori in un area boscosa al largo di <b>Halsey Manor Road</b> a <b>Manorville</b> il <b>19 novembre 2000</b>. Questi resti rimangono non identificati e sono conosciuti come <b>Jane Doe #6</b>. </div>
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Una seconda serie di resti scheletrici scoperti vicino a Jane Doe #6 erano quelli di una bambina non identificata. </div>
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A ovest di Jane Doe #6 e la bambina c'erano i resti scheletrici di un maschio asiatico non identificato. </div>
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Una settimana dopo, mentre cercava più a ovest lungo Ocean Parkway nella contea di Nassau, furono trovati due ulteriori insiemi di resti scheletrici a circa sette miglia di distanza dai resti scoperti il 4 aprile. La Polizia ritiene che siano i resti della madre della bambina trovata una settimana prima. L'altra serie di resti parziali è stata collegata attraverso l'analisi del DNA ai resti trovati a Davis Park, una frazione di Fire Island nel 1996.</div>
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I resti di Shannan sono stati trovati casualmente in una palude il <b>13 Dicembre del 2011</b>, diciannove mesi dopo l'inizio della ricerca per la sua scomparsa. Nonostante il profilo identico alle altre vittime identificate - come le altre Shannan era una escort che pubblicizzava i suoi servizi su Craiglist - la polizia ritiene che non sia vittima dello stesso killer, ma che la ragazza sarebbe annegata nella palude mentre correva quella notte, sfuggendo a chissà chi. Shannan è stata ritrovata a solo mezzo miglio da dove è stata vista l'ultima volta.<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHFWve-wEzRjlHp95NFu5UwaFFoQXCS6Dy4N2KIll6y7j2w7Z8df_uPJGKk0f_Eh1o9a47Hg3lPLUqZCwcYtCliG6A0wz-UwedGj8hWHqb7TpiZ8ZLKaN3ADAeDcOaCYqz_9LTpk0yrJFs/s1600/Shannan-Gilbert.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHFWve-wEzRjlHp95NFu5UwaFFoQXCS6Dy4N2KIll6y7j2w7Z8df_uPJGKk0f_Eh1o9a47Hg3lPLUqZCwcYtCliG6A0wz-UwedGj8hWHqb7TpiZ8ZLKaN3ADAeDcOaCYqz_9LTpk0yrJFs/s640/Shannan-Gilbert.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: small; text-align: start;"><b>Shannan Gilbert</b></span></td></tr>
</tbody></table>
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Se navigherete nel sito ufficiale della Polizia della Contea di Suffolk scoprirete che Shannan viene citata solo come escort scomparsa durante le cui ricerche vengono scoperti gli altri corpi. Dopodichè non viene più nominata.</div>
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Un'autopsia eseguita sul corpo della ragazza si rivelò inconcludente; la polizia riteneva che la causa della morte fosse il risultato dell'<b>annegamento</b>. </div>
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Nella conferenza stampa del <b>16 Gennaio</b> in cui hanno annunciato il lancio del sito web dedicato agli omicidi la polizia ha confermato di non credere che la sua morte di Shannan sia legata agli altri perché, ha riferito <b>Geraldine Hart</b>, commissario di polizia della contea di Suffolk "non corrisponde al modello degli omicidi di Gilgo Beach", ma ha anche detto che la sua morte è parte dell'indagine sugli omicidi di Gilgo Beach.</div>
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<b>Mari Gilbert </b>si oppose violentemente a queste conclusioni e lottò tutta la vita per far riconoscere la figlia come ennesima vittima del serial killer di Long Island. Un'autopsia indipendente richiesta dalla famiglia di Gilbert ha scoperto che Shannan potrebbe essere stata strangolata a morte. </div>
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Per saperne di più su quella maledette notte la famiglia di Shannan chiese alla polizia di rilasciare la <b>registrazione </b>della chiamata del 911 che Shannan fece la notte in cui è scomparsa.</div>
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<b>Ricordate che vi avevo avvisati che saremmo tornati su questa telefonata?</b></div>
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Ad oggi, questa registrazione non è ancora stata rilasciata dalla Polizia, nonostante i solleciti dei media, una petizione che lanciò la famiglia di Shannan e le richieste ufficiali fatte in sede giudiziaria dal loro avvocato, <b>John Ray</b>.</div>
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<b>Perché la polizia non rilascia le registrazioni o una loro trascrizione?</b></div>
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Forse perché sul nastro c'è qualcosa che non vogliono far ascoltare? Forse perché è andato tutto perso e non vogliono ammettere la propria incompetenza?<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6ASVCN_Dgf7QCXNJ-zPwoXE69BnxNoLgVzCxhQ-xnCLc1_DMxdyxHuM1LhTqIcqqYiw_WDoficLoOsolAAtKNAsmNpsgp_b1MxsI29hErJzHOTpndVxbxNxEFtkDjWiPsTanxwXD2Fw7n/s1600/veglia-per-le-vittime-del-serial-killer-di-long-island.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="720" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6ASVCN_Dgf7QCXNJ-zPwoXE69BnxNoLgVzCxhQ-xnCLc1_DMxdyxHuM1LhTqIcqqYiw_WDoficLoOsolAAtKNAsmNpsgp_b1MxsI29hErJzHOTpndVxbxNxEFtkDjWiPsTanxwXD2Fw7n/s640/veglia-per-le-vittime-del-serial-killer-di-long-island.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>Veglia per le vittime di omicidio ritrovate a Long Istand; Mari Gilbert è al centro - via Facebook</b></td></tr>
</tbody></table>
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Il Dipartimento di Polizia di Suffolk più volte è stato accusato da Mari di <b>superficialità</b>. </div>
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Nei dieci anni in cui hanno iniziato a cercare Shannan Gilbert, il dipartimento di polizia della contea di Suffolk si è ritrovato impantanato in uno <b>scandalo</b>. Il capo, <b>James Burke</b>, è stato coinvolto in un'indagine federale sulla corruzione. Almeno un rapporto suggeriva che era stato Burke a tenere l'FBI lontano dal caso del serial killer, preoccupato di avere agenti federali dentro casa che avrebbero scoperto gli affari poco leciti in cui era invischiato.</div>
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Il procuratore distrettuale, <b>Thomas Spota</b>, si è <b>dimesso </b>il 10 novembre 2017, dopo essere stato incriminato per accuse federali di ostruzione alla giustizia nelle indagini sul capo della polizia, James Burke.<br />
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<h2>
Il killer</h2>
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Ma scavando a fondo nella storia, approfondendo le indagini, le cose divengono sempre più inquietanti: la sorella adolescente di <b>Melissa Barthelemy</b> ha confidato di aver ricevuto più volte telefonate dall'assassino, dal telefono della sorella! La polizia ha rintracciato le chiamate dal cellulare della vittima e determinato che provenivano da <b>Manhattan</b>, precisamente dalla zona di <b>Times Square</b>. Le telefonate non duravano più di tre minuti. Per poter rintracciare una telefonata ci vogliono dai tre ai cinque minuti. Per questo motivo la Polizia ritiene che il killer sia una persona che conosce le procedure e le tecniche investigative, forse addirittura un ex poliziotto.</div>
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Nell'aprile del 2011, il <b>New York Times</b> ha pubblicato un <b>possibile profilo del serial killer</b>: si tratterebbe di un maschio bianco di età compresa tra i venti e i quaranta anni; sposato o con una ragazza fissa. Sarebbe ben educato ed un discreto oratore. Ha un lavoro che lo renderebbe finanziariamente indipendente, possiede un'auto o un camion costoso. Ha un lavoro stabile che gli darebbe accesso a sacchi di iuta o da imballaggio. Vive, o viveva, vicino a Ocean Parkway sulla costa meridionale di Long Island, dove la polizia ha trovato i resti. Solo una persona che conosce i luoghi poteva scegliere quelle zone per occultare i cadaveri. </div>
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<b>Altre ipotesi</b>: visto che le vittime identificate sono sparite nei mesi estivi il killer si è ipotizzato che potesse essere un vacanziero stagionale; oppure un residente che aveva casa libera in quel periodo, perché magari moglie, figli o genitori andavano via per una vacanza e lui era libero di dar <b>sfogo </b>ai suoi <b>istinti</b>.</div>
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Agghiacciante ipotesi, se ci pensate, che configurano il ritratto del classico <b>serial killer</b>, come abbiamo imparato a conoscerne a decine, tra cronaca e rappresentazioni televisive e cinematografiche: il classico "buon uomo", amato dai vicino, con una famiglia ed un lavoro, affascinante, che nasconde un buio che lo divora e lo porta a compiere azioni agghiaccianti.<br />
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I sospettati</h2>
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Nel corso degli anni ci sono stati <b>sospettati </b>e persone su cui si sono concentrate le indagini. Il più delle volte concluse con un<b> nulla di fatto</b>.</div>
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I primi ad essere indagati sono stati ovviamente il cliente e l'autista, <b>Joseph Brewer</b> e <b>Michael Pak</b>. Entrambi presto scagionati.</div>
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Sospetti anche per l'ex capo della polizia della contea di Suffolk, <b>James Burke</b>; nel 2016 una escort di Long Island ha rivelato di aver avuto un incontro sessuale piuttosto duro con lui in un appartamento vicino a dove sono stati ritrovati i corpi. Venne scagionato in quanto non c'erano prove che legavano James Burke agli omicidi.</div>
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Due giorni dopo la scoperta dei resti di Shannan Gilbert, <b>James Bissett</b>, un imprenditore locale, si tolse la vita nella sua macchina al Veterans Park di Mattituck. James Bissett gestiva un acquario e dei vivai, aveva dunque accesso a sacchi di tela, della stessa tipologia di quelli usati dal killer per occultare i corpi. In vari forum e podcast americani si ipotizza che Bissett conoscesse Shannan, che fosse un suo cliente. Le indagini l'hanno comunque scagionato. </div>
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Nell'elenco dei sospetti venne incluso il <b>Dottor Peter Hackett</b>, residente di Oak Beach e vicino di casa di Brewer. Storia curiosa questa del dottor Hackett. Due giorni dopo la scomparsa di Shannan, il dottore chiamò la madre, Mari Gilbert, dicendo che la ragazza si trovava in una casa per ragazze difficili che volevano abbandonare la vita di strada e che lui si stava prendendo cura di lei. Tre giorni dopo aver chiamato, telefonò di nuovo a Gilbert, questa volta per negare di aver mai avuto contatti con Shannan. Quando però le sorelle di Shannan andarono da lui, il dottore negò di aver mai chiamato Mari e di non aver mai visto Shannan. Gli investigatori in seguito hanno confermato tramite i registri telefonici che Hackett ha chiamato Mari due volte dopo la scomparsa. Nonostante questo, non venne mai considerato un vero sospetto. Dominick Varrone, ex capo dei detective, ha dichiarato alla CBS News che Hackett “È un individuo a cui piace essere coinvolto". Nonostante questo Mari Gilbert ha intentato nel novembre 2012 un'azione legale contro il dott. Peter Hackett, accusandolo di aver contribuito alla morte di Shannan avendole somministrandole, come riferito a lei da un vicino di casa del dottore, dei farmaci per calmarla che poi avrebbero causato la sua morte. Hackett ha negato tutte le accuse e la causa è stata <b>archiviata </b>nel 2018.</div>
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Il film <b>Lost Girls</b> si concentra proprio su questo aspetto delle indagini, presentando la figura ambigua del dottore e gli sforzi di Mari per dimostrare quanto credeva.</div>
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Il dottor <b>Peter Hackett</b> ora vive in Florida con la famiglia. Continua ad essere periodicamente contattato dai media per rilasciare dichiarazioni. Una delle ultime sua apparizione è per una intervista per il programma <b>Crime Watch Daily</b>. Intercettato dalla troupe che lo incalza con le domande, il dottore prima afferma di non aver niente a che fare con la morte di Shannan poi viene colto da un improvviso attacco di cuore e crolla a terra incolpando la troupe per quello che è successo.</div>
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Potete vedere il video integrale qui sotto:<br />
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<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/m185JCscuWo" width="560"></iframe>
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Altro indagato "eccellente" è un falegname di nome <b>John Bittrolff</b>. E su Bittrolff c'è da scrivere un capitolo a parte.<br />
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<h2>
Il killer della porta accanto</h2>
<br />
Il <b>2 novembre del 1993</b>, viene rinvenuto nella contea di Suffolk il corpo senza vita della trentunenne <b>Rita Tangredi</b>, conosciuta dalla polizia come prostituta.<br />
<br />
Il <b>30 gennaio 1994</b> vicino William Floyd Parkwaya a Shirley, New York, sempre nella contea di Suffolk fu trovato il corpo della ventenne <b>Colleen McNamee</b>, anch'essa prostituta.<br />
<br />
Entrambe le ragazze furono picchiate, strangolate per poi essere lasciate a morire in una zona boscosa.<br />
<br />
Nel <b>luglio 2014</b>, la polizia arresta a <b>Manorville</b>, <b>New York</b>, <b>John Bittrolff</b>, falegname di professione. E' accusato degli omicidi delle due donne, e sospettato dell'omicidio di una terza donna, <b>Sandra Costilla</b>, il cui corpo era stato scoperto a North Sea, una piccola comunità nella città di Southampton, New York.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpNrqrLrFeE9sDf9CpaQqRxkxFEI4kwQD8fssb6AwXsCYcma_Q03S04lKaTBR0I34yqU3D-sy_5rqFw6ovLEAeuOCS4Tr70fhinRBdmyuKgBWz7BxCJYyVCl9byU3s-jvPdZEEai8GN8SG/s1600/bittrolff.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="677" data-original-width="640" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpNrqrLrFeE9sDf9CpaQqRxkxFEI4kwQD8fssb6AwXsCYcma_Q03S04lKaTBR0I34yqU3D-sy_5rqFw6ovLEAeuOCS4Tr70fhinRBdmyuKgBWz7BxCJYyVCl9byU3s-jvPdZEEai8GN8SG/s640/bittrolff.jpg" width="603" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b style="font-size: medium; text-align: start;">John Bittrolff</b></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
La Polizia è arrivato a <b>John Bittrolff</b> attraverso suo fratello, <b>Timothy</b>. Parti di <b>DNA </b>trovato sui corpi delle vittime corrispondeva in maniera parziale al materiale che la Polizia aveva in archivio, quello di <b>Timothy Bittrolff</b>, arrestato un anno prima per un altro reato. Da lì sono partite le indagini: il 5 luglio 2017, <b>Bittrolff </b>è stato dichiarato <b>colpevole </b>degli <b>omicidi </b>di <b>Tangredi </b>e <b>McNamee</b>. È stato condannato a scontare cinquant'anni di prigione ed è attualmente imprigionato presso il <b>Downstate Correctional Facility</b>.<br />
<br />
<b>Ma che c'entra John Bittrolff con gli omicidi di Long Island? </b><br />
<br />
Nel novembre del 2000, a Manorville, dove viveva Bittrolff, venne scoperto dentro un sacco della spazzatura il busto di una donna vittima di omicidio. La sua identità rimane sconosciuta.<br />
<br />
Nel 2011, vennero ritrovati a Gilgo Beach la testa, le mani e le gambe della donna non identificata il cui busto era stato ritrovato a Manorville undici anni prima.<br />
<br />
Sempre a Manorville, nel 2003, venne trovato il busto di un'altra giovane prostituta, <b>Jessica Taylor</b>.<br />
<br />
Nel 2011 il cranio e le mani di Taylor sono stati trovati a Oak Beach, adiacente a Gilgo Beach. Questa volta si è riusciti a risalire all'identità della donna per via di un tatuaggio che la donna aveva sul corpo.<br />
<br />
Un altro legame tra Bittrolff e il caso del serial killer di Long Island è diventato evidente quando è stato rivelato ad una giornalista che si era occupata del caso che la <b>figlia adolescente </b>di <b>Rita Tangredi</b>, una delle donne uccise da Bittrolff sarebbe stata la "<b>migliore amica</b>" di <b>Melissa Barthelemy</b>, una delle vittime del killer di Long Island.<br />
<br />
<b>Ma chi è John Bittrolff? </b><br />
<br />
Scopriamolo, tenendo a mente il profilo del killer tracciato dagli esperti dell'FBI: <b>John Bittrolff</b> è un maschio bianco di quarantotto anni che ha lavorato come carpentiere per gran parte della sua vita. È cresciuto a Mastic Beach, New York, è sposato e ha due figli; i vicini affermano che è sempre stato amichevole, prodigandosi spesso per aiutare chi gli è attorno.<br />
<br />
Nonostante tutto, <b>non ci sono prove </b>che collegano Bittrolff agli omicidi di Gilgo Beach.<br />
<br />
Un ennesimo buco nell'acqua, sembrerebbe, un nulla di fatto che pesa come un macigno su <b>Mari Gilbert </b>e tutti i familiari delle vittime.<br />
<br />
<h2>
Nuove prove</h2>
<br />
Ad oggi, non si sa chi sia il killer di Long Island.<br />
<br />
Nel Gennaio del 2020 la Polizia ha tenuto una conferenza stampa e, come raccontato, ha messo online un sito web per diffondere quando in loro possesso e ricevere segnalazioni. In questa occasione la Polizia ha <b>pubblicato </b>le <b>immagini </b>di una <b>cintura </b>trovata sulla scena del crimine vicino a Ocean Parkway. Ci sono rappresentate delle iniziali, <b>HM</b> o <b>WH</b>, a seconda di come si tiene la cintura. Sono forse le iniziali del nome del killer?<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3Jd_BeosLMc3v7Xt5s-NrSIdCgoERsfw-149GW6PB6zgezR0H-hKxy-RH19RHUpcLopLGi3BzEZXAvOwQNcHhomx56Ba21jsPw4MnA7CVb36pc00S6eAeNttTVXov-Y4zTgAXeZ00cjN8/s1600/HM.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="537" data-original-width="1021" height="336" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3Jd_BeosLMc3v7Xt5s-NrSIdCgoERsfw-149GW6PB6zgezR0H-hKxy-RH19RHUpcLopLGi3BzEZXAvOwQNcHhomx56Ba21jsPw4MnA7CVb36pc00S6eAeNttTVXov-Y4zTgAXeZ00cjN8/s640/HM.png" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCoKA4H-7NRxUiOJSL_uwr3aySuLGr_R_wnvtQLJnbs7rQurJqpqF9r7PwUermr2aCc3lo4dpCvMTNmqiDCXMTPRmH3ps1lTheeTZXIlYI6j9OZ4rreZPV4sMKdN-yby4VDY6b_f4Mxu6W/s1600/WH.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="526" data-original-width="1028" height="326" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCoKA4H-7NRxUiOJSL_uwr3aySuLGr_R_wnvtQLJnbs7rQurJqpqF9r7PwUermr2aCc3lo4dpCvMTNmqiDCXMTPRmH3ps1lTheeTZXIlYI6j9OZ4rreZPV4sMKdN-yby4VDY6b_f4Mxu6W/s640/WH.png" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<b>Le indagini sono ancora aperte</b>; quello che si sa, per ora, è che ci sono dieci donne brutalmente assassinate, donne che meritano giustizia, e che un <b>killer </b>è ancora <b>a piede libero</b>.<br />
<br />
<h2>
Mari</h2>
<br />
Il film <b>Lost Girls</b> si concentra su Mari e sulla sua lotta per la verità. Nella realtà la lotta venne compiuta da tutti i familiari delle vittime. Vittime che, in questo caso, fanno parte degli esclusi della società, e per questo vengono spesso trascurate. La loro professione, segna in maniera crudele, agli occhi dei poliziotti, dei giornalisti ma anche dell'opinione comune, il loro destino, lasciandole spesso relegate in un angolo, materia da becera cronaca nera.<br />
<br />
Mari si ribellò a questo. Impose l'attenzione delle forze dell'ordine nei confronti della figlia e delle altre vittime, e riuscì a cambiare questo status.<br />
<br />
E' arrivato allora il momento di parlare anche di Mari e della sua vita, toccata spesso da eventi drammatici, passata per la morte violenta di una figlia e conclusasi in maniera ancora più tragica.<br />
<br />
<b>Mari Gilbert</b> è nata il <b>22 Giugno 1964</b> nel <b>New Jersey</b>. È cresciuta a Lancaster, in Pennsylvania, ma si è trasferita con le sue tre figlie più grandi, <b>Shannan</b>, <b>Sherre</b> e <b>Sarra</b>, nello stato di New York per sfuggire al marito dipendente dall'eroina. <b>Mari </b>ha svolto una vari lavori per andare avanti e crescere le figlie. Il suo nuovo partner, il padre della figlia più piccola, <b>Stevie</b>, è stato arrestato per violenza domestica e i suoi figli hanno trascorso quasi due anni in affidamento. Le ragazze alla fine tornarono a casa dalla madre, mentre Shannan avrebbe continuato a passare altri anni in affidamento. A 12 anni, diagnosticarono a Shannan un disturbo bipolare. La ragazza era difficile da gestire, e Mari cercò di aiutare la figlia come poteva.<br />
<br />
A descrivere il carattere di Mari ci ha pensato lo scrittore <b>Jonathan Stack</b> nella postfazione del suo libro, <b>Lost Girls</b>. Lo scrittore racconta che il carattere di Mari era un carattere duro, incline al confronto, conflittuale, e Mari era una donna che sapeva come raggiungere i suoi obiettivi, e per questo utilizzò e manipolò spesso i media per raggiungere i suoi scopi, far parlare del caso, accendere i riflettori su aspetti della vicenda che venivano trascurati.<br />
<br />
Nella sua testarda caparbietà, nella sua ruvidezza, <b>Mari Gilbert</b> non ha mai rinunciato a cercare la verità per sua figlia.<br />
<br />
Una storia di questo tipo non può avere un lieto fine per nessuna delle persone coinvolte, ed è questa la cosa più straziante.<br />
<br />
<b>Sarra</b>, la figlia di Mari, aveva gli stessi problemi di <b>Shannan </b>e soffriva di schizofrenia.<br />
<br />
Nel 2016, <b>Sarra accoltella</b> la madre a morte. Forse aveva smesso di curarsi per la sua malattia, forse aveva dei forti risentimenti nei confronti della madre, fatto sta che pugnalò la madre quasi 227 volte.<br />
<br />
Questo è il servizio che le dedicò la CBS New York.<br />
<br />
<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/iJT0lGzwWEs" width="560"></iframe>
<br />
<br />
Nel 2017, <b>Sarra </b>è stata giudicata colpevole di omicidio di secondo grado. Attualmente sta scontando venticinque anni di carcere statale.<br />
<br />
<b>E le altre sorelle?</b><br />
<br />
<b>Sherre </b>continua a lottare per cercare di scoprire la verità sulla morte della sorella: ha creato una pagina Facebook <a href="https://www.facebook.com/Praying-for-Shannan-Maria-Gilbert-168485149857128/" style="font-weight: bold;">Praying for Shannan Mari</a><b>, </b>con<b> </b>più di 9000 "mi piace", su cui pubblica ricordi e notizie relative al caso e invita chiunque sia a conoscenza di qualsiasi informazione possa aiutare a farsi avanti.<br />
<br />
<b>Stevie</b>, la terza delle sorella di Shannan, è rimasta fuori dai riflettori. Se vedete il film <b>Netflix </b>noterete come di lei non ci sia traccia. Ha testimoniato al processo che ha visto coinvolta la sorella Sarra, dichiarando che non è stata la malattia mentale ad aver portato Sarra a uccidere Mari, ma le droghe e l'odio a lungo termine.<br />
<br />
<a href="http://www.funeralhomehosting.net/lck/notices/Mari-Gilbert/guest-book">Qui potrete accendere una candela virtuale</a> in memoria di <b>Mari Gilbert</b>.<br />
<br />
<b>Lost Girls</b>, <b>anime perdute</b>...<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH8iGRZSi2N_4a5iGxz8NuEhqrLvZij75aX0HujugHG32DVwVQwl41TWS0j9I4Z0bJvVSn8CAeOm3HUFRf4OQaWxpWRKRNogRZ1gVudrYEVgQH10p1WbQAA7WxIdvT2FQyiFAlcte7Vjfu/s1600/Mari-Gilbert-con-le-figlie.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="838" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH8iGRZSi2N_4a5iGxz8NuEhqrLvZij75aX0HujugHG32DVwVQwl41TWS0j9I4Z0bJvVSn8CAeOm3HUFRf4OQaWxpWRKRNogRZ1gVudrYEVgQH10p1WbQAA7WxIdvT2FQyiFAlcte7Vjfu/s640/Mari-Gilbert-con-le-figlie.jpg" width="556" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>Mari Gilbert con le figlie - via Facebook</b></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<b><i>Fonti:</i></b><br />
<br />
<a href="https://www.gilgonews.com/">Gilgo News</a><br />
<a href="https://www.pix11.com/">Pix11</a><br />
<a href="https://abcnews.go.com/">ABCNews</a><br />
<a href="https://www.thecut.com/2020/03/the-true-crime-tragedy-behind-lost-girls.html">The Cut</a><br />
<a href="https://thetab.com/">The Tab</a><br />
<a href="https://www.vice.com/en_us/article/4wbegj/ghosts-of-suffolk-county-inside-the-bizarre-unsolved-case-of-the-long-island-serial-killer">Vice</a><br />
"Social Media Monsters: Internet Killers" di RJ Parker e JJ Slate<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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</div>
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Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-30474757888808173902020-03-28T19:21:00.001+01:002020-04-27T14:37:57.905+02:00Center Zero: Sirene - Fumetto gratuito tutto da leggere!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN1W3W3Q4ZWt7Dx4iJktZQU9JbV9r48pURRNNWl3YnccHoHRimhKJNu01CsybFoQ_Hu_0tfCRCcIeTWa8uNCEr4PMRLiu3TjBkqY6Jvfhbnpe8AsdIDduhblbsteoiXomcZz8ePqLu1oNp/s1600/Sirene-cover001+.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="280" data-original-width="700" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN1W3W3Q4ZWt7Dx4iJktZQU9JbV9r48pURRNNWl3YnccHoHRimhKJNu01CsybFoQ_Hu_0tfCRCcIeTWa8uNCEr4PMRLiu3TjBkqY6Jvfhbnpe8AsdIDduhblbsteoiXomcZz8ePqLu1oNp/s640/Sirene-cover001+.jpg" width="640" /></a></div>
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<br />
<h2 style="text-align: center;">
<b><i>MAKING OF</i></b></h2>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Le ispirazione per questo primo episodio di <b>Center Zero</b> sono piuttosto evidenti ad un appassionato di fantascienza: <b>Blade Runner</b>, <b>Strange Days</b>, i romanzi di <b>William Gibson</b> e <b>Bruce Sterling</b>, ma anche quelli <b>Hard Boiled</b> dei vari Maestri del genere.<br />
<br />
L'idea originaria di <b>Center Zero</b> - come molte serie tv - prevedeva una trama orizzontale inframmezzata da episodi autoconclusivi.<br />
<br />
Queste le premesse della serie:<br />
<br />
<i>Un tempo era la Capitale.<br />Un tempo esistevano i Municipi e le Circoscrizioni, ora sostituiti dalle Zone.<br />Il Raccordo è una striscia di strada terra di nessuno. I Comuni non esistono più, sono diventati cittadelle fortificate, regni autonomi in prevalenza agricoli in cui regna apparentemente un po’ di ordine e pace, dove è bandita ogni tecnologia e in cui gli abitanti sono “puri”, cioè non devono avere collegamenti o impianti.<br />La tecnologia che doveva aiutare le persone ha inglobato il mondo e le menti dei suoi abitanti, partorendo nuove patologie, diffondendo capillarmente malattie sociali - come l’Hikikomori - e creando grotteschi ibridi uomo/macchina.<br />Tutto è degrado. Tutto è decadenza.<br />Come scrisse il Poeta: In mondo non è esploso in un boato, ma in un gemito sommesso.<br />Il degrado è stata una china inevitabile.<br />In questo mondo si muove Luis Gael, poliziotto infiltrato. Il suo compito è quello di trovare e fermare il pericoloso Gemini, criminale numero uno, produttore e spacciatore di una nuova droga sintetica chiamata Sirene, dagli effetti devastanti sul corpo umano.<br />Sirene, infatti, a seconda delle sue combinazioni, e del corpo in cui viene iniettato, può provocare allucinazioni fino a vere e proprie mutazioni genetiche.<br />Intorno a Luis, un mondo e dei personaggi il cui unico scopo è sopravvivere.</i><br />
<br />
Per questo numero uno insieme al disegnatore <b>Marco Sindici</b> abbiamo deciso di adottare uno stile realista e "sporco", fatto di passaggi frenetici e nervosi. Marco è stato bravissimo nei mezzitoni e nelle ambientazioni realizzando un antefatto che anche a distanza di tempo secondo me colpisce nel segno.<br />
<br />
***<br />
<br />
La genesi di questo breve episodio prese vita da una chiacchierata che facemmo io e Giovanni sui film di fantascienza. Su una passione che ci accomunava entrambi. Si parlò di <b>Blade runner</b>, <b>Alien</b>, <b>Atto di forza</b>, <b>Terminator</b>, <b>Akira</b> e tutta una serie di film uniti da una visione del futuro buia e pessimista.<br />
<br />
Poche settimane dopo, Giovanni si ripresenta dicendo: "Ti ricordi di cosa abbiamo parlato l'altra volta? Ok, allora leggi questo!". Mise sul tavolo la prima stesura di <b>Sirene</b>, un episodio che faceva parte di un più vasto progetto definito "<b>Center Zero</b>". Titoli provvisori che però poi restarono come definitivi.<br />
<br />
L'idea si trasformò più volte ma presto si lasciò perdere le ambientazioni americane; Metropoli sconfinate e grattacieli futuristici lasciarono il posto ad una <b>Roma</b> alternativa a quella che conosciamo. Per metà tecnologica e per meta rural-tech. Una Roma degradata, sporca e controllata da autorità fantoccio manovrate da organizzazioni criminali. Mi attivai subito con carta gomma e matite, poi chine e acquerelli neri. Il risultato e ciò che si vede in questo spazio. Ora la domanda che si pone è: "Proseguire la narrazione o no?... a voi il verdetto. Buona lettura! <b>Marco Sindici</b>Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-47981204775794100102020-03-24T16:46:00.001+01:002020-03-24T18:44:32.771+01:00"Surrogates" e il futuro che ci sta cambiando sotto gli occhi <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6FNY0Q6p-8lGK5SSO6T0wl7vEqKX7uOxS-7k7pXSIojDBvoiIiF2M105PsG3iM1hZpIgnJYfoGpWcHzI21cNinTz3LVp6rg41hhgtkWdlkTRqy1yBPGWSt2CcLQuuq0Ih720zoMnks7ha/s1600/Surrogates1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="146" data-original-width="345" height="270" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6FNY0Q6p-8lGK5SSO6T0wl7vEqKX7uOxS-7k7pXSIojDBvoiIiF2M105PsG3iM1hZpIgnJYfoGpWcHzI21cNinTz3LVp6rg41hhgtkWdlkTRqy1yBPGWSt2CcLQuuq0Ih720zoMnks7ha/s640/Surrogates1.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
Il <b>bello </b>della <b>fantascienza </b>è che quella fatta bene, arriva sempre ad <b>anticipare </b>i <b>mutamenti </b>della <b>società</b>.<br />
<br />
<b><i>Surrogates </i></b>(qui da noi <i><b>Il mondo dei replicanti</b></i>) è un film di fantascienza del <b>2009 </b>diretto da<b> Jonathan Mostow </b>basata sulla serie a fumetti <b><i>The Surrogates</i></b>, scritta da <b>Robert Venditti </b>e disegnata da <b>Brett Weldele</b>.<br />
<br />
Nel film le premesse sono diverse, ma le conseguenze possono adattarsi benissimo alla situazione che stiamo vivendo. Il film racconta di un mondo in cui tutti sono rinchiusi a casa e in giro a svolgere i lavori quotidiani ci sono degli <b>androidi </b>(<b>surrogati</b>) comandati a distanza proprio dagli umani chiusi nelle loro case.<br />
<br />
Robot personalizzabili nell'aspetto, <b>avatar </b>che vanno a lavoro, sbrigano faccende, incontrano persone..., mentre chi li comanda se ne sta isolato nella sua stanzetta, al sicuro da brutti incontri (e da <b>maledetti virus</b>, per esempio).<br />
<br />
Ho rivisto il film proprio in questi giorni, chiuso in casa per la quarantena e con la voglia di vedere un prodotto di <b>fiction </b>che però parlasse anche del mondo in cui viviamo - per lo meno di un <b>possibile</b> mondo...<br />
<br />
Un film sicuramente non perfetto ma che <b>appaga </b>un certo amante del cinema action che nello stesso tempo vuole tenere il cervello acceso.<br />
<br />
Per il momento non si arriverà certo a vedere <b>surrogati </b>per strada (anche se da amante della tecnologia e della fantascienza sarei proprio curioso di vederlo) ma questa situazione che stiamo vivendo sta <b>stravolgendo</b> parecchie abitudini, e portando una accelerazione in alcuni aspetti della società che sembravano <b>cristallizzati</b>,<b> </b>nel peggiore dei casi,<b> </b>molto lenti nel subire cambiamenti nel migliore.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDjKLq7DBxBwLMU9HgcIzBtvXXpwnU8_Qntz0JUviPWhZ3MNtnu1-StSC_wfsGAvwgG9uhSwkrU0VbSbP9zZcQdUdESSBtLnLqUfmIxcInGtodLFj0B4EjcCOeX2bES4wbJIZqLZ7uGSOC/s1600/Surrogates.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="509" data-original-width="1200" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDjKLq7DBxBwLMU9HgcIzBtvXXpwnU8_Qntz0JUviPWhZ3MNtnu1-StSC_wfsGAvwgG9uhSwkrU0VbSbP9zZcQdUdESSBtLnLqUfmIxcInGtodLFj0B4EjcCOeX2bES4wbJIZqLZ7uGSOC/s640/Surrogates.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
Sto parlando della frenetica <b>corsa </b>alla tecnologia di molte persone.<br />
Sto parlando della frettolosa, confusa, disorganizzata <b>digitalizzazione </b>in alcuni settori.<br />
<br />
Persone allergiche alla tecnologia che scaricano <b>app</b> per poter pagare bollettini; pensionati che controllano la pensione via <b>smartphone</b>; amanti della carta stampata (perchè si sa, l'odore dei libri...) che iniziano a leggere in e-book; negozianti che pur di continuare a vendere stanno mettendo in piedi il loro <b>e-shop</b>; banche e finanziarie che sviluppano procedure per l'<b>identificazione</b> del cliente per poter offrire servizi - prestiti, cessioni etc etc - a distanza; scuole di formazione che offrono corsi online; l'incentivazione dello smart working... e questi sono solo pochi esempi tra quelli di cui ho conoscenza diretta.<br />
<br />
<b>Eravamo pronti a tutto questo?</b> No. Però, che ci piaccia o no, per il momento è così, e se le reti non collassano prima questo che stiamo vivendo sarà il <b>nostro futuro</b>.<br />
<br />Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-79605408632260073202020-03-22T14:14:00.000+01:002020-04-27T14:37:25.368+02:00Papàtrack - Cronache di un papà in quarantena #1Avete presente quando state per svegliarvi e vi trovate in quella <b>particolare condizione mentale</b> e fisica in cui non siete del tutto svegli e non siete più addormentati profondamente?<br />
<br />
Quell'attimo in cui avete il <b>corpo indolenzito</b>, state risalendo dal mondo dei sogni e realizzate chi e dove siete, realizzate che a breve affronterete una nuova giornata e mentalmente analizzate la situazione?<br />
<br />
Quando lentamente aprite gli occhi ancora assonnati e pensate.<br />
<br />
Un altro giorno...<br />
Un altro lungo giorno di quarantena...<br />
Un altro lungo giorno di ore da riempire...<br />
Con tutto quello che non ho mai tempo di fare...<br />
Leggere libri, marattone di tv e film, tutorial per imparare tante cose nuove...<br />
<br />
Poi però spalanchi gli occhi, <b>sopraggiunge la consapevolezza</b>, e mentre il tuo stato d'animo muta da eccitazione per le tante cose che potresti fare a pia mestizia... in quel momento <b>due corpi urlanti</b> si buttano su di te imponendoti il brusco risveglio.<br />
<br />
Tempesta e Terremoto.<br />
<br />
Piene di energia. Come sempre. Con il sorriso e l'espressione vagamente da serial killer.<br />
<br />
Saltano su di te come un pizzaiolo schiaffeggia la pasta prima di stenderla sulla pala.<br />
<br />
E già sai come passerà la giornata.<br />
E ti alzi già stanco.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKPo4EO6VgYY8wR0EzQUAyZBzK3f_uFxmjbiK-33Nu6enhV7NLmusaqvr2GLntePcIAcIPyCrP4bE6iSDQxAFnq1X_mm2AzAIgy3NSM_6tClZderZbB3biwKU_IF5FtUL0RTTHtafjG8i7/s1600/papatrack+quarantena+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="599" data-original-width="599" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKPo4EO6VgYY8wR0EzQUAyZBzK3f_uFxmjbiK-33Nu6enhV7NLmusaqvr2GLntePcIAcIPyCrP4bE6iSDQxAFnq1X_mm2AzAIgy3NSM_6tClZderZbB3biwKU_IF5FtUL0RTTHtafjG8i7/s640/papatrack+quarantena+1.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<i><b>Scritto da me</b></i><br />
<i><b>Disegnato da Marco Sindici</b></i><br />
<i><b><br /></b></i>
- Continua -Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-28431341535270909662020-03-20T19:12:00.000+01:002020-03-20T19:12:28.722+01:00I consigli di Kia: cosa fare a casa<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Anche <b>Kia </b>aderisce all'appello <b>#iorestoacasa</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Kia a casa con il Ghirogiro!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Ok ma... <b>cosa si può fare a casa?</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Ecco arrivare i <b>consigli di Kia</b> (e del <b>Ghirogiro</b>). Perchè anche restare a casa può essere una <b>fantastica avventura</b>!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Queste vignette - che speriamo possano strapparvi un sorriso - sono scritte da me e disegnate dal sempre ottimo <b>Marco Sindici</b>.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Buona lettura!</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEvc0g_qP3g5w1cnJf1Oc2GGNz_4JMG5MCbyRWk_AkOqd9942wo9cqAj6TG-17qaUbSj3rBqHhfXkKRm8bD75yZ9sFzrOJm-8T1npVRyKMknIhNCPl91tDRNqfnycMyWwkkG4T2s1NJBz7/s1600/kia1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="875" data-original-width="875" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEvc0g_qP3g5w1cnJf1Oc2GGNz_4JMG5MCbyRWk_AkOqd9942wo9cqAj6TG-17qaUbSj3rBqHhfXkKRm8bD75yZ9sFzrOJm-8T1npVRyKMknIhNCPl91tDRNqfnycMyWwkkG4T2s1NJBz7/s400/kia1.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxb2qyRuYrmgSmK2KxPP9GuHGobI84KK38pJHqa5lnTAL-kUbsynPypUnWmD0AyMkQm43IsLZW2pA10jgERt2VoTbXLlA288epJw0-LHwc3ZlSukT_DuOQNiomJ0UlWVrsGeRadJa52yvp/s1600/kia2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="875" data-original-width="875" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxb2qyRuYrmgSmK2KxPP9GuHGobI84KK38pJHqa5lnTAL-kUbsynPypUnWmD0AyMkQm43IsLZW2pA10jgERt2VoTbXLlA288epJw0-LHwc3ZlSukT_DuOQNiomJ0UlWVrsGeRadJa52yvp/s400/kia2.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPLJv2jacgAKzBCagNcTwHhpkJWIuAmgsXEY7-BGBtMbKCYH0oiAgqN0Rc7KwAs-1mMEf74xL8d9zxJj7HN3fBXAG0kiLZlNZdUSeLEu6ZKdmlSCWDkfkGEVjQSf9aezFxzJzB4ydogzds/s1600/kia4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="875" data-original-width="875" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPLJv2jacgAKzBCagNcTwHhpkJWIuAmgsXEY7-BGBtMbKCYH0oiAgqN0Rc7KwAs-1mMEf74xL8d9zxJj7HN3fBXAG0kiLZlNZdUSeLEu6ZKdmlSCWDkfkGEVjQSf9aezFxzJzB4ydogzds/s400/kia4.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-P4g2kjdZF5D4Cg-j6rmFsF9l1dX1Ct-WsfBIU9TPVYH9c272A1XCUu9JlVQudeJtIL0Epm_a8FyyhFVN-EJy_rWFB3i4WWOkKzZ1DCirBt8O-w34WgqWFj-95_d-EUydramtZw8bc37e/s1600/kia5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="875" data-original-width="875" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-P4g2kjdZF5D4Cg-j6rmFsF9l1dX1Ct-WsfBIU9TPVYH9c272A1XCUu9JlVQudeJtIL0Epm_a8FyyhFVN-EJy_rWFB3i4WWOkKzZ1DCirBt8O-w34WgqWFj-95_d-EUydramtZw8bc37e/s400/kia5.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEJYYlvkBjfgNB_MeX2VLE2iWpDMe8jdzl1t1nn_x7c4utY2YTU5AfD1QL3YunaproRP1iHLJQH1D01Q0m_SdrqxMO3QVFzGTzBzHvxF8UTDZotDVST-GiQgwwx1mZM5o5cjflSBGXTCsE/s1600/kia6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="875" data-original-width="875" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEJYYlvkBjfgNB_MeX2VLE2iWpDMe8jdzl1t1nn_x7c4utY2YTU5AfD1QL3YunaproRP1iHLJQH1D01Q0m_SdrqxMO3QVFzGTzBzHvxF8UTDZotDVST-GiQgwwx1mZM5o5cjflSBGXTCsE/s400/kia6.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZarcj_yczTPW-Mu9XNlGkV8ND_IMT3Oi3Sq0itT2Rk7LoKvvG1WIs2HBhlnhnfyRTub-e6AHvc3E1YWGL22jdf0aBXJ3LBy6lHcEsDX9CKS9FuHHloiNLWXfpWvlMk4HhxYgBMVgmWxQd/s1600/kia7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="875" data-original-width="875" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZarcj_yczTPW-Mu9XNlGkV8ND_IMT3Oi3Sq0itT2Rk7LoKvvG1WIs2HBhlnhnfyRTub-e6AHvc3E1YWGL22jdf0aBXJ3LBy6lHcEsDX9CKS9FuHHloiNLWXfpWvlMk4HhxYgBMVgmWxQd/s400/kia7.jpg" width="400" /></a></div>
<br />Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-55213367927739288792019-10-28T15:04:00.001+01:002020-03-24T13:15:01.675+01:00Cos'è e come si conteggia una cartella dattiloscritta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfercbSK4cWUCYG5fepDOxFO9L2wtaDiDbnqHflE-Qx6ZTL2L0E0U7Ym9VnFbv41GN0pdp_8yj3E6_iG-6atTFJ7VcK8YeT9XJqf9N4GWAFof8t2FKZ_4zc7Fsp0TwIUhO4EwRCUfuT3cd/s1600/tutorial+cartella+dattiloscritta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="789" data-original-width="940" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfercbSK4cWUCYG5fepDOxFO9L2wtaDiDbnqHflE-Qx6ZTL2L0E0U7Ym9VnFbv41GN0pdp_8yj3E6_iG-6atTFJ7VcK8YeT9XJqf9N4GWAFof8t2FKZ_4zc7Fsp0TwIUhO4EwRCUfuT3cd/s320/tutorial+cartella+dattiloscritta.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Può sembrare un'ovvietà, ma non sapete quante volte mi è capitato specificarlo a collaboratori e colleghi giornalisti, magari alle prime armi.<br />
<br />
Quando chiediamo un articolo (o un racconto) che non superi magari le due cartelle dattiloscritte, cosa vuol dire?<br />
<br />
Si definisce cartella dattiloscritta una pagina di 1800 battute, ovvero trenta (30) righe di sessanta (60) battute ciascuna. Per "battutA" si intende il numero dei caratteri (cioè delle singole lettere) più gli spazi tra una parola e l’altra.<br />
<br />
Come si conteggiano le battute di un documento Word?<br />
<br />
Apri il tuo articolo (o racconto) vai su "revisione", poi clicca su "Conteggio parole". Et voilà!<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-63630694831292031102019-09-16T08:18:00.000+02:002019-09-15T22:27:51.527+02:00La gelosia, mon amour<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgygSIvxdZ2VsDERA3sAUuz0CqdbhMqeAdBzbnE5bGbRNyvg0MM-PBIhJf9R5O3D5_quTR93giQgAXLEQzwzGKnj7LCJIants9C7OibAFyxZBNEmeHgn8iKzgoASvJmmTHv2FxrbeoH5lpx/s1600-h/caso-dell-infedele-klara-107697.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5319248576502197698" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgygSIvxdZ2VsDERA3sAUuz0CqdbhMqeAdBzbnE5bGbRNyvg0MM-PBIhJf9R5O3D5_quTR93giQgAXLEQzwzGKnj7LCJIants9C7OibAFyxZBNEmeHgn8iKzgoASvJmmTHv2FxrbeoH5lpx/s320/caso-dell-infedele-klara-107697.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer; display: block; height: 320px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 223px;" /></a><br />
<br />
Sono reduce dalla visione di <span style="font-style: italic;">Il Caso dell'infedele Klara</span>, film di Roberto Faenza con Claudio Santamaria, Iain Glen, Laura Chiatti e Kierston Wareing. Reduce è proprio la parola giusta. Il film è una sofferenza terribile dall'inizio alla fine: recitazione svogliata; attori diretti male; dialoghi banali; regia televisiva; trama al limite dell'assurdo. <br />
<br />
Il peggio del peggio dei film italiani. Vorrebbe puntare in alto, analizzare le ragioni di quel sentimento che sa tanto di malattia che è la gelosia, ma finisce per volare rasoterra, non coinvolgere e annoiare.<br />
<br />
Pensare che la gelosia ha partorito film molto belli, che analizzano questo sentimento inquadrandolo in trame grottesche, o drammatiche, o noir, o comiche e divertenti. Ne voglio ricordare due: il primo film, francese, è <span style="font-style: italic;">L'inferno</span> (<span style="font-style: italic;">L'Enfer</span>), del 1994, diretto da Claude Chabrol e interpretato da una stupenda Emmanuelle Béart. Qui la gelosia assume connotati pericolosi e inquietanti, e trascina il marito della Beart (e come dargli torto!) in un girone infernale di sospetti, fantasie, tormenti. Un film altamente drammatico, con un finale secco e per niente conciliante. Chabrol è chiaro: per lui la gelosia è un vero e proprio "girone dantesco", se si inizia a percorrere la strada che conduce all'inferno, non si può far altro che continuare a scendere...<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxN7SwW9NZKLAk46qTYn8xg31rwDuSYNQm75w1wZ20_JZPPPvhOgTRVn_mLD5KmBcRZrnb0ZLJlVUkbXYwbsqemid3UWtoVZIejvvohMs6CrjBQuWgqE0xyES3vdRfpyXwWqsPaVNTpjkY/s1600-h/enfer.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5319249343801452514" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxN7SwW9NZKLAk46qTYn8xg31rwDuSYNQm75w1wZ20_JZPPPvhOgTRVn_mLD5KmBcRZrnb0ZLJlVUkbXYwbsqemid3UWtoVZIejvvohMs6CrjBQuWgqE0xyES3vdRfpyXwWqsPaVNTpjkY/s320/enfer.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer; display: block; height: 280px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 280px;" /></a><br />
<br />
Che la gelosia sia una malattia (quasi) impossibile da curare lo si evince anche dall'esordio alla regia di Gabriele Muccino, <span style="font-style: italic;">Ecco fatto</span>, anno 1998. Un piccolo cult, un film sorprendente, molto divertente, in cui sono presenti le caratteristiche di quello che sarà poi il "Muccino's touch", recitazione esagitata e camera traballante compresa. <br />
<br />
Matteo (Giorgio Pasotti) e Piterone (Claudio Santamaria) sono amici da sempre e assieme cercano di passare per la terza volta gli esami di maturità, ma un giorno Matteo conosce una bellissima ragazza slava, Margherita (Barbora Bobulova) di cui si innamora perdutamente. I due andranno a vivere insieme, ma nasce in Matteo una gelosia dettata dall'insicurezza.<br />
<br />
Il personaggio memorabile del film è sicuramente Piterone, pluriripetente amico di Matteo che lo coinvolge in imprese impossibili e gli riempie la testa con la sue "regole" per conquistare una ragazza. Rimangono in testa le sue frasi-tormentone ("Gallina che non becca, ha già beccato!" o l'intercalare "Tranquilo!"). Piterone è interpretato ottimamente da Santamaria in maniera naturale (anche se caricaturale, ma fa parte del personaggio); attore discontinuo, dunque, come abbiamo potuto vedere nel corso della sua carriera, certo non si spiega il pessimo risultato che invece ottiene in <span style="font-style: italic;">Il Caso dell'infedele Klara</span>, dove sicuramente conta la maldirezione degli attori da parte del regista.<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP_it-I3NE2NE-RimoNnL1IOoDsXbf3VfkoEKwG0_kUwL3Mc0ipoTWLR-Y6BAS7XJjRsC9ago09UYoXAT3KmRBagEUcgLyjYnlhw_wGJhWuGwtIZZzVZc2yjLIYJxc2eXFpeRsShx_Tu5R/s1600-h/eccofatto.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5319253811321124498" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP_it-I3NE2NE-RimoNnL1IOoDsXbf3VfkoEKwG0_kUwL3Mc0ipoTWLR-Y6BAS7XJjRsC9ago09UYoXAT3KmRBagEUcgLyjYnlhw_wGJhWuGwtIZZzVZc2yjLIYJxc2eXFpeRsShx_Tu5R/s320/eccofatto.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer; display: block; height: 320px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 227px;" /></a><br />
<br />
Alla faccia della tanto sbandierata gelosia femminile, questi tre film, insieme alle <a href="http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=52896&sez=HOME_INITALIA">ultime drammatiche vicende di cronaca</a> sono esempi di gelosia tipicamente maschile, magari diversa da quella femminile, ma ugualmente distruttiva...<br />
<br />
Ed ecco le tre fondamentali "lesson" di Piterone:<br />
<br />
<object height="344" width="425"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/hCvAqgNitRU&hl=it&fs=1"></param>
<param name="allowFullScreen" value="true"></param>
<param name="allowscriptaccess" value="always"></param>
<embed src="http://www.youtube.com/v/hCvAqgNitRU&hl=it&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object><br />
<br />
<object height="344" width="425"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/_Lgt-s0RpBQ&hl=it&fs=1"></param>
<param name="allowFullScreen" value="true"></param>
<param name="allowscriptaccess" value="always"></param>
<embed src="http://www.youtube.com/v/_Lgt-s0RpBQ&hl=it&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object><br />
<br />
<object height="344" width="425"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/q17-Mz07s7A&hl=it&fs=1"></param>
<param name="allowFullScreen" value="true"></param>
<param name="allowscriptaccess" value="always"></param>
<embed src="http://www.youtube.com/v/q17-Mz07s7A&hl=it&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object>Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4685394693630483927.post-33854664753175440742019-09-15T23:30:00.000+02:002019-09-15T22:14:09.245+02:00OrgyMovie 1 (Butterfly Effect 2 e 3; Screamers 2; Babysitter Wanted; Desert Vampire)<span style="font-style: italic;">Che succede se si vedono tanti film e si ha poco voglia di scriverne? Nascono le OrgyMovie - che poi declinerò in OrgyBook o OrgyTv e via dicendo...), brevi recensioni degli ultimi film visti, disprezzati (i più) o apprezzati (latitanti). Per comodità di etichetta le raggrupperò per paese. <br />Si parte con una manciata di film americani...</span><br />
<br />
<span style="font-weight: bold;">Butterfly Effect 2</span><br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioHyUVWZaE9-gQYrnth_oSWyEE_oXObKfICxGz0mfYCPhyphenhyphenEvlsUtKwCnZsbgt1kQQsVhv1nooX40EIpQuAKOYU_J9V4TrGf7YmRAlkEAgUUtmBTVK91-Z9oqGAEExvZzYehyphenhyphen0UuR3Igdi_/s1600-h/butterfly+effect+2.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361702943567401106" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioHyUVWZaE9-gQYrnth_oSWyEE_oXObKfICxGz0mfYCPhyphenhyphenEvlsUtKwCnZsbgt1kQQsVhv1nooX40EIpQuAKOYU_J9V4TrGf7YmRAlkEAgUUtmBTVK91-Z9oqGAEExvZzYehyphenhyphen0UuR3Igdi_/s320/butterfly+effect+2.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer; display: block; height: 320px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 224px;" /></a><br />
<br />
Porcata senza appello. Un film ridicolo, che si appoggia su un'idea, riciclata dal primo film, e la porta avanti tra tanta noia ed una realizzazione dilettantesca. Pessima recitazione, pessima regia, pessima sceneggiatura. E non c'è neanche una tetta o un po' di sangue. Bleah! Bocciato su tutta la linea.<br />
<br />
<span style="font-weight: bold;">Butterfly Effect 3 - Revelations</span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvCUvFquc8TQfuLykUu7TU9c2VuK7wWyEoE-E12WxPgt5BaduglMnPgKRGx-5Vt8V4G4vjXJ2NWvXfOz4NnrzqdOPHKigqr8_gIVtkhovqTrHmZaXWEAlObzQJsjT3cjQF3a9tcr8z3yS6/s1600-h/butterflyeffect3poster.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361703202195294002" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvCUvFquc8TQfuLykUu7TU9c2VuK7wWyEoE-E12WxPgt5BaduglMnPgKRGx-5Vt8V4G4vjXJ2NWvXfOz4NnrzqdOPHKigqr8_gIVtkhovqTrHmZaXWEAlObzQJsjT3cjQF3a9tcr8z3yS6/s320/butterflyeffect3poster.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer; display: block; height: 320px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 217px;" /></a><br />
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Siamo un gradino sopra il secondo film, ma sempre di porcata si tratta. Il gradino in su è dato da una trama leggermente più elaborata (ma niente di innovativo eh!), una recitazione meno dilettantesca e da qualche momento gore che in una trama che mescola viaggi nel tempo con serial killer annesso ci sta bene. Peccato che anche qui il colpo di scena sia telefonato e prevedibile, ma vabbè, per lo meno non fa venire voglia di sbattere la testa al muro come il numero due.<br />
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<span style="font-weight: bold;">Screamers 2 - L'evoluzione</span><br />
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Ottimo sequel di un già buonissimo film. Finalmente un b-movie come non se ne vedevano da tempo; nonostante il basso budget il film ha tanto ritmo, tanta azione, qualche colpo di scena, bei momenti gore. E poi questi Screamers in questo secondo capitolo riescono ad inquietare e mettere qualche brividino. Promosso.<br />
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<span style="font-weight: bold;">Babysitter Wanted</span><br />
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Come portare a casa un film discreto con una sola idea a disposizione. Non posso dirvi qual'è l'idea altrimenti vi rovinerei il film, ma in questo esordio del duo Jonas Barnes e Michael Manasseri c'è del buono. Un horror che si ispira ai classici del genere, che per tre quarti riesce a servire la stessa minestra e a fartela sembrare buonissima, ma che poi chiude in modo fiacco. Comunque c'è Bill Moseley. Inedito in Italia ma disponibile con i sub attravero i soliti canali.<br />
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<span style="font-weight: bold;">Desert Vampire</span><br />
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Prendete il <span style="font-weight: bold;">Vampires </span>di Carpenter, ringovanite tutti e prendete come attori belle faccette provenienti da serial televisivi (<span style="font-style: italic;">Dawson's Creek</span>, <span style="font-style: italic;">Roswell</span>...) ed ecco questo <span style="font-style: italic;">Forsaken</span>, filmetto del 2001 da noi ribattezzato <span style="font-style: italic;">Desert Vampires</span>. Il film è iguardabile, che te lo dico a fare. Colpa mia che mi ostino a voler vedere qualsiasi cosa abbia canini affilati. J.S. Cardone ce la mette tutta ma porello proprio non ce la fa, e non è aiutato dagli attori uno più imbambolato dell'altro tra cui spicca un capovampiro scialbo che più scialbo non si può. Certo se poi penso ai vampiri sbrilluccicanti di <span style="font-style: italic;">Twilight </span>mi viene quasi voglia di rivalutarlo...Giovanni Lembohttp://www.blogger.com/profile/04632852607975120575noreply@blogger.com5